Pierre è un parigino di una settantina d’anni. Si è regalato gli ultimi quattro giorni del Rossini Opera Festiva 2024. Uno dei tantissimi stranieri che sono giunti a Pesaro per l’edizione 2024: una buona annata.
Il viaggio a Reims in forma di concerto in occasione del 40° anniversario della prima mondiale moderna dell’opera, proposta a Pesaro nell’agosto del 1984, chiuderà questa sera all’Auditorium Scavolini la 45a edizione del Rossini Opera Festival. Il ROF 2024, i cui Enti fondatori sono il Comune di Pesaro, Intesa Sanpaolo e la Fondazione Scavolini. si è attuato con il sostegno di Ministero della Cultura, Comune di Pesaro, Regione Marche, Intesa Sanpaolo, EBWorld, Fondazione Meuccia Severi ed è stato realizzato nel contesto di Pesaro Capitale Italiana della Cultura.
Il programma, mai così ampio, ha coperto un periodo di ben 17 giorni, 4 in più del consueto. Sono state proposte ben cinque opere: due nuove produzioni (Bianca e Falliero e Ermione) e tre riprese (L’equivoco stravagante, Il barbiere di Siviglia e Il viaggio a Reims dei giovani dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”). Del programma concertistico hanno fatto parte la prima assoluta nella revisione sulle fonti della Messa di Ravenna, la Cantata Il vero omaggio, due Concerti lirico-sinfonici, cinque Concerti di Belcanto e la nuova puntata del ciclo Rossinimania. Gli allievi dell’Accademia Rossiniana sono stati protagonisti dei Concerti al Museo Nazionale Rossini e dei Salons Rossinio, eventi organizzati in alcuni borghi storici della provincia.
Il Festival ha fatto registrare 21.473 presenze (numero più alto della storia) ed un incasso di 1.366.000 euro. Particolarmente significativa la presenza di spettatori italiani (il 54% del totale, dato atteso nell’anno di Pesaro Capitale italiana della cultura). Dall’estero gli spettatori sono arrivati da ben 46 nazioni, con Francia, Germania, Austria, Svizzera, Regno Unito, Giappone, USA, Belgio, Spagna e Olandatra le nazioni più rappresentate. Seguono Cina, Paesi Scandinavi, Paesi balcanici, Russia, Israele, Australia, Canada, Corea del Sud, Hong Kong, Argentina, Brasile, Messico, Perù, Costa d’Avorio, Taiwan.
Dati record anche per la copertura mediatica: sono stati accreditati 184 giornalisti (dato più alto della storia della manifestazione), per testate provenienti da 29 nazioni: Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Hong Kong, Irlanda, Israele, Italia, Lussemburgo, Paraguay, Perù, Polonia, Regno Unito, Romania, Russia, San Marino, Serbia, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera. Presenti inviati dei principali quotidiani nazionali e delle riviste nazionali e internazionali di settore. Tra le numerose testate straniere, scrivono del ROF 2024 celebri quotidiani quali il Financial Times (Inghilterra), Die Welt (Germania) e il Mainichi Shimbun (Giappone), uno dei giornali più venduti al mondo, nonché il Jewish Chronicle (il più antico quotidiano ebraico).
Il viaggio a Reims del 16 e del 19 agosto è stato trasmesso in streaming sul canale Youtube e sul sito web del ROF. Nell’ambito del progetto Next Generation, la prima recita del Viaggio è stata inoltre trasmessa su OperaVision.eu, la piattaforma gratuita gestita da Opera Europa e cofinanziata dal programma Europa Creativa. Le due recite del Viaggio saranno disponibili per sei mesi su OperaVision, assieme ad un podcast dedicato e a un video di backstage.
È proseguito il rafforzamento del rapporto con la Rai, rappresentata a Pesaro dalla sua Orchestra Sinfonica Nazionale, da anni compagine principale della manifestazione. Rai Cultura ha trasmesso in diretta differita la prima di Bianca e Falliero mercoledì 7 agosto alle 21.15. Rai Radio 3 ha diffuso in diretta le prime rappresentazioni di Bianca e Falliero, L’equivoco stravagante, Ermione e Il barbiere di Siviglia, la prima anche sul circuito Euroradio.
Grazie alla collaborazione con la sezione pesarese dell’Unione Italiana Ciechi e Ipocìvedenti, Il barbiere di Siviglia del 15 agosto è stato per la prima volta completamente accessibile alle persone con disabilità visiva. Una voce professionale ha guidato lo spettatore nella visione della scenografia, dei costumi e delle azioni non cantate e musicate con inserti preparati da tecnici durante le prove.
Il 46° ROF si terrà a Pesaro dal 10 al 22 agosto 2025. Saranno proposte quattro produzioni liriche. Inaugurerà il Festival un nuovo allestimento di Zelmira, diretto da Giacomo Sagripanti e messo in scena da Calixto Bieito, al debutto al Festival. L’opera manca al ROF dal lontano 2009. Seguirà un’altra nuova produzione, L’Italiana in Algeri, affidata alla bacchetta di Dmitry Korchak e alla regia di Rosetta Cucchi. Il titolo non viene eseguito al Festival dal 2013.
Due le riprese: Il Turco in Italia ideato per il ROF 2016 da Davide Livermore, diretto da Diego Ceretta, e Il viaggio a Reims nella consueta versione ideata da Emilio Sagi e interpretata dagli allievi dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”.
Chiuderà l’edizione 2025 la rarissima Messa per Rossini, scritta da autori vari (tra cui Giuseppe Verdi, Lauro Rossi, Carlo Pedrotti e Carlo Coccia) in occasione dell’anniversario della morte del compositore.
Così il sindaco di Pesaro Andrea Biancani; “Siamo molto soddisfatti per i risultati di quest’anno, soprattutto per i tanti italiani venuti a Pesaro. Nei prossimi anni, ora che ha aperto anche l’Auditorium Scavolini, dovremo puntare ad offrire agli spettatori un’accoglienza da parte della città ancora più funzionale alle loro esigenze, ipotizzando nuove soluzioni in merito agli orari degli spettacoli e delle aperture dei ristoranti”.
Queste le parole del sovrintendente Ernesto Palacio: “Abbiamo raccolto una sfida difficile, mettendo in scena un Festival mai così lungo ed impegnativo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: pubblico record e grande entusiasmo ogni sera. Questa edizione ha fatto registrare due novità: un nuovo pubblico italiano, avvicinato anche da Pesaro 2024, e tanti giovani, attirati da una politica di prezzi molto appetibile”.
Il direttore generale Cristian Della Chiara ha aggiunto: “Con 21.473 presenze abbiamo raggiunto numeri record, intercettando un pubblico nuovo, tra cui quasi 2.000 spettatori Under 30 e Under 14, grazie a tariffe speciali e convenzioni con tutti i Conservatori d’Italia. Questa estate hanno lavorato al ROF 738 persone, pesaresi e non, il che dà un ulteriore dimensione del peso economico che il Festival ha nella città”
Ha chiuso il vice-sindaco Daniele Vimini, presidente del ROF: “Il Festival quest’anno ha accettato il rischio di allestire un’edizione extralarge in un anno in cui tutti gli occhi del pubblico nazionale e internazionale sono rivolti a Pesaro Capitale della cultura. I risultai sono quelli che abbiamo illustrato, e che confermano le capacità della Direzione e di tutti coloro che hanno lavorato a fare del ROF 2024 un’edizione memorabile”.