Pesaro San Benedetto, recuperare un edificio capolavoro… A febbraio si parte con lo stralcio di b15 milioni del Comune.
Sopralluogo del sindaco Andrea Biancani all’ex manicomio: «A febbraio il via ai lavori da 15milioni nella porzione del Comune; la Regione intervenga nella sua. Le condizioni dell’edificio sono a un punto di non ritorno».
Il primo cittadino ha visitato i 5mila mq acquistati dall’amministrazione comunale su cui si interverrà con il cantiere PINqUA: «Invito la Giunta regionale e la III Commissione a un sopralluogo congiunto al San Benedetto, è necessario comprendano la gravità dello stato degli edifici di proprietà della Regione»
«Le condizioni del San Benedetto sono preoccupanti; era da 20 anni che non entravo nella struttura che oggi versa in uno stato di estremo degrado, siamo a un punto di non ritorno». Per riqualificarlo, «Il Comune farà la sua parte, intervenendo da febbraio 2025 nell’area di cui è diventata proprietaria ma la Regione Marche deve fare lo stesso, e in tempi celeri, altrimenti recuperare l’ex manicomio sarà davvero difficile» così il sindaco Andrea Biancani al termine del sopralluogo fatto insieme all’assessore alle Nuove Opere Riccardo Pozzi e agli architetti del Comune Maurizio Severini (dirigente servizio Nuove Opere) e Stefano Amadio (Responsabile unico del procedimento) per verificare lo stato di parte del complesso su cui l’Amministrazione comunale interverrà con 15milioni di euro finanziati dal PINqUA.
«È emerso che l’immobile versa in uno stato di grave abbandono – spiegano il sindaco e l’assessore -. Ci sono diversi tetti crollati; altrettanti sono i solai che registrano infiltrazioni di acqua piovana e che, se non sistemati, cederanno a breve». E ancora, «Buona parte del patrimonio pittorico è compromessa per l’umidità e la mancata manutenzione. Nella chiesetta ormai priva di tetto, il rosone interno in vetro, fino a pochi mesi fa al suo posto, è precipitato al suolo. Le corti interne sono diventate grovigli di rami e radici; i cornicioni pericolanti» riportano Biancani e Pozzi dopo aver visitato l’area del San Benedetto su cui interverrà l’Amministrazione (5.775 mq spalmati su 4 piani che affacciano su corso XI Settembre “allungandosi” fino a via Belvedere) per creare 38 appartamenti di edilizia residenziale pubblica e social housing.
«Dal mio punto di vista – sottolinea Biancani riferendosi alla Regione – continuare a far finta di niente, o anche solo ad attendere, equivale a mandare in malora un edificio importantissimo per la città. La parte che il Comune ha acquistato dalla Regione sarà oggetto dei lavori che, se non ci saranno intoppi, prevediamo di iniziare a febbraio 2025 (li realizzerà la Edilco di Altamura, che entro settembre consegnerà il progetto esecutivo, ndr). Ad oggi nulla si sa invece sulla restante parte del complesso, che è attigua e ben più grande di quella del Comune. È chiaro che se la Regione Marche non interverrà sui suoi edifici fatiscenti, difficilmente il Comune potrà ottenere l’agibilità per i suoi anche se riqualificati».
Il sindaco fa riferimento in particolare all’area della Regione che si affaccia sulle corti e sugli spazi esterni: «Spazi che, terminate le “nostre” operazioni, dovranno essere aperti e fruibili sia ai residenti delle nuove abitazioni, sia ai pesaresi tutti. Ma è qui che insistono cornicioni pericolanti, e porzioni di tetto “collegate” a quelle del Comune. Senza la sistemazione da parte della Regione non potrà essere garantita la stabilità necessaria alla struttura». Un problema che interverrà anche sulla porzione di edificio che affaccia sulla vecchia lavanderia; per il sindaco «senza interventi di messa in sicurezza si corre il rischio di impedirne l’accesso e la fruizione».
Per questo il sindaco Biancani esorta l’ente dorico a «una reazione urgente» che faccia seguito alle operazioni sottoscritte nel 2021 da Comune, Regione ed Ast (ex Asur): «Nel “nostro” edificio lato via Belvedere, da febbraio, realizzeremo al piano terra ambulatori e uffici 700mq circa), per un valore di 1,6 milioni che Ast utilizzerà in comodato gratuito per 25 anni prima di diventarne proprietaria. Inoltre, come previsto dall’Accordo, abbiamo già consegnato alla Regione 1,1 milioni di euro per l’acquisizione dell’immobile. L’invito è che la Regione utilizzi questa liquidità già in suo possesso per garantire la messa in sicurezza della sua proprietà, affinché si possa assicurare l’agibilità dell’intervento da 15mln di euro che il Comune sta portando avanti».
Per far comprendere l’urgenza, Biancani suggerisce: «Chiederò alla Giunta e alla III Commissione regionale di partecipare a un sopralluogo congiunto per far comprendere la gravità di quanto emerso dalla visita di oggi e, mi auguro, per sollecitare un intervento» che, il sindaco sottolinea, «consentirebbe di “riscattare” questo edificio riconsegnando alla città anche suggestive corti interne ai palazzi e il lungo collegamento all’aperto che congiunge l’edificio di corso XI settembre all’ex lavanderia. Renderli “aperti al pubblico” sarebbe davvero bello per Pesaro».