Rimini teatro degli Atti. Residenze, concerti, incontri, feste: i primi appuntamenti dall’11 al 15 dicembre
Un progetto ideato dal Collettivo L’Attico per il Comune di Rimini in collaborazione con Rimini Jazz Club, Risuona Rimini e Musica di Seta.
Il Teatro degli Atti di Rimini dall’11 al 23 dicembre 2024 è pronto per indossare una nuova veste grazie a L’Attico – Club Temporaneo, un progetto ideato dal Collettivo L’Attico per il Comune di Rimini in collaborazione con Rimini Jazz Club, Risuona Rimini e Musica di Seta. L’iniziativa è realizzata anche grazie al contributo di Concessionaria Errepiù, Gruppo SGR e Studio Il Volante.
L’Attico è uno spazio di residenza, un teatro arredato, un perimetro riletto in cui un gruppo di artisti sperimenta liberamente presidi musicali, confronti necessari, laboratori programmati e jam session estemporanee. L’Attico è un luogo da abitare, una finestra che guarda la città con occhi spalancati e la invita all’incontro e alla festa. Durante le due settimane di attività di questo temporary club, saranno proposti spettacoli e concerti frutto delle residenze artistiche, così come riletture di progetti artistici preesistenti che in questo spazio prenderanno nuova forma.
Il programma dei primi appuntamenti dall’11 al 15 dicembre
L’inaugurazione sarà mercoledì 11 dicembre dalle ore 18 con il “Welcome party” insieme a tutti gli artisti coinvolti nel progetto, con djset e open mic. Per l’occasione, oltre a dare il via agli appuntamenti tutti a ingresso libero, verranno aperte le porte di uno spazio che sarà disponibile ogni giorno dalle 18 con un servizio bar e l’occasione di vivere il Teatro degli Atti in maniera diversa.
Giovedì 12 dicembre alle 18 si terrà laboratorio di Circlesinging con Francesco Nasone e Sara Jane Ghiotti, a seguire Circlesong Marathon. Un appuntamento che celebra la gioia di fare musica usando lo strumento che si ha in dotazione dalla nascita e che tutti possono usare: la voce.
La circlesong è una pratica che può aiutare a portare alla luce il proprio mondo interiore e condividerlo sviluppando la creatività e la musicalità; aiuta inoltre lo sviluppo dell’espressività, dell’interpretazione, della coscienza e della connessione come gruppo vocale (iscrizioni: info@sarajaneghiotti.com).
Si intitola “Una stanza per tutte” la serata curata da Musica di Seta di venerdì 13 dicembre dalle 19. Si parte con “Rocket girls. Storie di ragazze che hanno alzato la voce”, una conversazione con Laura Gramuglia moderata da Sara Jane Ghiotti e con interventi musicali Elisa Genghini. A seguire Elisa Genghini presenterà in concerto il suo nuovo album “La pazza nella soffitta” accompagnata da Federico Trevisan alla chitarra e Fabrizio Borghese al basso. Un album che riflette, sempre in chiave leggera e ironica, su temi importanti per la cantautrice: il corpo femminile, l’invecchiamento, le fatiche e i percorsi accidentati che le donne compiono in virtù della propria autodeterminazione. Al termine il djset “Rocket girls on vinyl” di Laura Gramuglia.
Sabato 14 dicembre alle 21 va in scena il concerto-spettacolo “Tra le viole” a cura di Risuona Rimini insieme alle ragazze (dai 14 ai 18 anni) del Laboratorio Stabile Alcantara. Il titolo è preso da una canzone di Patty Pravo “Morire tra le viole”, contenuta nell’album “Pazza idea” del 1973, una delle prime canzoni sulla violenza di genere. Lo spettacolo riflette, attraverso lo sguardo adolescente, sulla dipendenza affettiva che porta all’annullamento di sé, a un amore malato, fatto di possesso, di violenza fisica e psicologica, purtroppo, anche a fatti tragici che accadono ormai quotidianamente, senza distinzione di età o di ceto sociale. Con Giacomo Gori, Eros Rambaldi, Luca Arduini, Marcello Dolci, Gianni Donati, Alessandro Pagliarani, Eleonora Zanotti, Francesco Mussoni, Stefania Pozzi e la partecipazione di Anna De Cesare, Agnese Donati, Anita Pazzaglia e Rebecca Vaccheri di Alcantara Teatro.
Nella giornata di domenica 15 dicembre alle 17 verrà presentato il concerto “Lasa andè”, esito della residenza artistica di Annalisa Teodorani e Chiara Raggi per uno studio sulla sollevazione. Insieme indagheranno l’arte del lasciare andare, di sollevarsi alla ricerca di un alleggerimento in volo tramite parole e musica. Aggrappate alla lingua materna del dialetto santarcangiolese che le accomuna per origini, si armeranno di versi, melodie e nuove composizioni in un atto di insurrezione poetica volto a liberare la propria natura e invitando chi ascolta a lasciarsi andare, almeno per un’ora, cullati dalla musicalità del dialetto che si fa a volte canzone, altre poesia e, certamente, luogo di incontro e di misurazione per le due protagoniste.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero. Info: teatrogalli@comune.rimini.it