Una pergamena dipinta e tre stampe del canto XXXIII dell’Inferno della Divina Commedia torneranno al loro antico splendore grazie al contributo di Italia Nostra Rimini
La sezione riminese di Italia Nostra aderisce con entusiasmo alla campagna nazionale Art Bonus per sostenere la Biblioteca Gambalunga di Rimini, finanziando il restauro di una rara pergamena decorata, risalente ai secoli XVII-XVIII, e di tre incisioni a tema dantesco realizzate dall’artista Gallo Gallina nel 1823.
L’intervento conservativo riguarderà una Ketubah, un contratto matrimoniale ebraico di grandi dimensioni, finemente decorato con oro e colori vivaci. Questo straordinario documento, riutilizzato nel Settecento, presenta un testo in volgare circondato da un’elegante cornice con allegorie stagionali agli angoli. Sopra la scrittura originale erasa compare un testo datato maggio 1457, firmato da Sigismondo Malatesta e da alcuni frati inquisitori, un’aggiunta settecentesca che arricchisce la stratificazione storica del documento. In alto, campeggia lo stemma malatestiano su un fregio originale ornato con motivi vegetali di ispirazione veneziana. La pergamena presenta oggi segni di disidratazione, erosioni sui margini e una piccola lacerazione. Inoltre, essendo ripiegata, risulta difficile da aprire. Il restauro prevede una pulizia approfondita, il rinforzo delle lacerazioni, l’integrazione delle erosioni, lo spianamento del documento e il fissaggio delle decorazioni, oltre alla realizzazione di un passe-partout per garantirne una conservazione ottimale.
Le tre incisioni di Gallo Gallina, allievo del celebre Pelagio Palagi, rappresentano il Conte Ugolino della Gherardesca, figura tragica dell’Inferno dantesco, collocata nel IX cerchio dell’Inferno. Con un’intensità chiaroscurale notevole, Gallina rende il dramma di Ugolino, condannato a morire di fame nella Torre della Muda con i figli e i nipoti. Le incisioni, fedeli ai toni degli acquerelli originali, mostrano un equilibrio tra verità storica e pathos poetico, ispirandosi ai grandi interpreti danteschi Flaxman e Kock. Attualmente le acquatinte presentano macchie, lacerazioni e erosioni causate da insetti xilofagi. Il restauro prevede una depolveratura, il lavaggio in acqua deionizzata, e il ripristino del pH per neutralizzare l’acidità, che provoca indebolimento delle fibre e imbrunimento della carta, con conseguenze strutturali.
I lavori, approvati dalla Soprintendenza competente, saranno eseguiti dal laboratorio di restauro della ditta Formula Servizi che ha già restaurato diversi volumi e documenti della Biblioteca tra cui i preziosi incunaboli della Bibbia con il commento e le note di Nicola da Lira.
Grazie a questo intervento Italia Nostra Rimini contribuisce alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio storico-artistico della Biblioteca Gambalunga, garantendo la conservazione di opere di altissimo valore culturale e storico per le generazioni future.