da Lorenzo Bugli (PDCS)
“Gli ammiccamenti della politica e lo spettro dell’astensionismo
L’avvicinarsi delle elezioni a San Marino ripropone il solito vecchio copione, che ci dimostra
ancora una volta quanto questa politica riesca ad essere distante dai cittadini. E’ di queste ore
l’annuncio di una nuova aggregazione formata da Libera-PSD-PS. Stupisce il tempismo di
questo annuncio, avvenuto a legislatura ancora in corso. Resta da capire come una forza
facente parte dell’attuale maggioranza possa portare avanti, come se nulla fosse, un’azione
congiunta con gruppi provenienti dall’opposizione. In questi giorni, che preludono alla futura
campagna elettorale, assistiamo del resto al ripetersi di un vecchio schema, delle vecchie e
incomprensibili logiche. Politici impegnati in assurde piroette, ammiccamenti, cambi di
casacca e accordi sottobanco. Politici come banderuole, politici opportunisti, calcolatori, che
senza vergogna alcuna giocano una partita su più fronti e sono pronti a tutto, anche ad andare
a braccetto con quello che fino all’altro ieri era un avversario da demonizzare. Politici che
sembrano interessati unicamente a stringere patti, a formare nuove coalizioni. La domanda è:
a quale scopo? Viaggiare insieme, sì… ma per andare dove? Con quale visione di Paese?
Mettendo al centro quale progetto, condividendo quali valori e quali obiettivi? Eccola qui, la
politica sammarinese: un corpo sempre più liquido, frammentato, che ha dimenticato la
propria funzione. Personalismi che prevalgono sugli interessi reali, sui bisogni concreti della
popolazione. Armate Brancaleone tenute insieme “con lo sputo”: nessuna coerenza, nessuna
volontà di ragionare sulle idee e sulle proposte, di costruire qualcosa di tangibile per il bene
di San Marino e dei sammarinesi. Tatticismi, spartizione di poltrone, una caccia a voti facili
cavalcando il populismo e parlando alla pancia del Paese…. ma in fondo, cosa resta? E’ questo
lo spettacolo che la politica sammarinese intende offrire agli elettori, in un momento così
delicato, in una fase storica così importante? Mi domando che idea si stiano facendo i
cittadini di fronte a questo teatrino, che svilisce gli sforzi compiuti nell’ultima legislatura da
forze politiche responsabili per restituire un futuro alla nostra Repubblica. Facile
comprendere, in uno scenario del genere, perché il rischio dell’astensionismo sia così elevato.
Ebbene, di fronte a tutto questo, mi sento di rivolgere un invito, a tutti i giovani sammarinesi:
per favore, non perdete la bussola. Continuate a sognare – e a lavorare – per una politica
diversa, che ripudia le vecchie logiche, i vecchi meccanismi. Una politica in grado di
coinvolgere il cittadino e di intavolare un confronto attivo, di non di respingerlo con i suoi
trasformismi e le sue oscure dinamiche. Questo è l’impegno che dobbiamo chiedere a chi sarà
chiamato a rappresentarci in occasione dell’ormai imminente campagna elettorale e poi,
successivamente, in Consiglio Grande e Generale. Un appello che estendo al mio partito, il
PDCS, anche come forma di autocritica, perché il rischio di farsi trascinare da questo modo
di fare politica riguarda tutti ed occorre pertanto tenere sempre la guardia alta.. Dobbiamo
scegliere con attenzione le forze politiche con cui andremo a confrontarci in vista della
prossima tornata elettorale. La DC vanta una lunga tradizione fatta di responsabilità, serietà,
di valori consolidati e democratici, di impegno disinteressato in nome del benessere di San
Marino e dei sammarinesi. Questo dovrà essere l’elemento aggregante attorno al quale
costruire possibili alleanze; non lasciamoci traviare dalla logica del “meno peggio”, da
questioni di opportunismo o dai facili ammiccamenti. Non funambolismi e compromessi, ma
coerenza; non coalizioni posticce che mirano esclusivamente alla spartizione del potere, ma
intese capaci di mettere al centro una visione chiara e precisa di Paese”.