Sant’Agata Feltria. Fiera nazionale del tartufo bianco.
Domenica 6 ottobre inaugurazione alle ore 11.30
Ottimismo sulla presenza del prezioso tubero. Cultura del vino, gastronomia
e artigianato nel ricco piatto della rassegna
Rocca delle Fiabe ed Ecomuseo del Tartufo, due esperienze da non perdere
Il tartufo bianco pregiato sbuca come in un contesto fiabesco tra i boschi incantati di Sant’Agata Feltria che si erge in lontananza, dominata dalla Rocca Fregoso, conosciuta come la “Rocca delle Fiabe”.
Per festeggiare la quarantesima edizione della Fiera nazionale, Sant’Agata Feltria ha pensato di omaggiare la fiaba di Biancaneve in occasione del centenario della Disney, rivisitando nella creatività 2024 la celebre scena dello specchio.
Ma nella trasposizione santagatese non ci sono dubbi su chi sia, in questo caso, il più buono. Il tartufo si specchia compiaciuto vedendosi Re.
E proprio questo Re, l’“Oro dei Boschi”, il protagonista della Fiera Nazionale di Sant’Agata Feltria a lui dedicata.
Domenica 6 ottobre l’incantevole borgo dell’alta Valmarecchia alza il proprio “gustoso” sipario per rapire tutti i visitatori con il profumo intenso del tartufo bianco pregiato e il suo gusto inimitabile.
La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Sant’Agata Feltria, edizione numero 40, si aprirà ufficialmente domenica con
l’inaugurazione alle ore 11.30, in piazza Garibaldi.
È ancora vivo l’eco della presentazione della Fiera e della sua “gustosa” storia in Senato. L’Amministrazione Comunale (proprietaria della Fiera) e la Pro Loco (organizzatrice della manifestazione) lo scorso 19 settembre hanno illustrato la storia e la singolarità della Fiera (la più importante dell’Italia centrale e tra le maggiori in Italia per affluenza di pubblico), e il salutare rapporto tra ambiente naturale, tartufo e territorio.
Sua Maestà il Tartufo Bianco Pregiato sarà protagonista per tutte e quattro le domeniche del mese di ottobre (6, 13, 20 e 27) della manifestazione che propone la valorizzazione di prodotti tipici.
Direttamente dal territorio dell’Alta Valmarecchia (una delle zone più vocate d’Italia) e dal suo habitat naturale, i boschi, il prezioso tubero è pronto a prendere i visitatori per la gola e per il naso, grazie al suo profumo intenso e il suo gusto inimitabile, e si trasforma in cucina per realizzare piatti di alto valore gastronomico.
“La crisi economica mette a dura prova il commercio, con diversi esercenti e artigiani – anche storici – che sceglievano la Fiera quale centro commerciale naturale per i loro prodotti, costretti a chiudere l’attività. – fa notare il presidente della Pro Loco, Stefano Lidoni – Le difficoltà sono tangibili, rese ancor più stringenti da una burocratizzazione ‘nemica’ degli eventi, ma la passione unita ad una professionalità e una determinazione non comune della Pro Loco e dei suoi volontari, ha permesso quest’anno di ‘portare in tavola’ la quarantesima edizione della Fiera, edizione di altissimo valore per diversità e qualità di proposte, suggestioni e appuntamenti”.
Le strutture ricettive della zona fanno già registrare il sold out.
Il programma della prima domenica di Fiera, 6 ottobre, è ampio e diversificato. Oltre 160 gli stand – in arrivo da molte regioni d’Italia – presenti, sempre più curati e capaci di regalare emozioni di vario genere.
E ancora gli “Artigiani al lavoro”, la “Piazzetta dei prodotti biologici naturali e delle erbe”, “WINE 2024 cultura e piacere del vino”.
Spettacoli itinerante di musica, suoni e colori per tutta la giornata.
In via Vittorio Emanuele II, Piazzetta Fabri e n via Severino Celli trovano spazio le teglie di Montetiffi ma anche artigiani del ferro battuto, mosaicisti, ritrattisti e impagliatori di sedie.
La visita alla Fiera è anche l’occasione per visitare Rocca Fregoso, il castello di Sant’Agata Feltria diventato dal 2018 sede del museo permanente “Rocca delle Fiabe” d’Italia, e l’Ecomuseo del Tartufo.
L’Ecomuseo del Tartufo è una esperienza tutta da vivere. Il museo propone con immagini e oggetti la conoscenza del tartufo anzitutto nel suo ciclo biologico, ma anche nella tradizione della ‘cerca’ e dell’utilizzo nella gastronomia. Filmati mozzafiato, testimonianze suggestive e touch screen per approfondire il mondo del tartufo, per il quale l’associazione Città del Tartufo – di cui Sant’Agata è fondatore – ha chiesto il riconoscimento all’Unesco quale “patrimonio immateriale della umanità”.
Sant’Agata Feltria è dotata di una zona accessoriata per camper, a circa 200 mt dalla piazza principale (p.zza Garibaldi). Può contenere fino a 60 camper. Altre zone adiacenti garantiscono sosta per camper, fino ad ospitare circa 300 mezzi.
Il “Capannone dei Ristoranti” è aperto tutte le domeniche di Fiera dalle ore 11:00 alle 21:00. Ogni piatto ha un costo di 9,00 euro.
Quattro i ristoranti che danno vita al “Capannone”: Villa Labor (Montecopiolo), Spiga d’Oro (Ponte S. Maria Maddalena – Novafeltria), Il Palazzo (Palazzo – Sant’Agata Feltria), Sottobosco (Badia Tedalda).