Di Alessandro Bovicelli, ricercatore di Ginecologia oncologica all’Università di Bologna
Il caso di Martina è l ‘ennesimo femminicidio ma con l’aggravante dell’età. Martina Carbonaro aveva solo 14 anni, una ragazzina all’inizio dell’adolescenza mentre il suo fidanzato ha 18 anni. Alessio Tucci ha agito con crudeltà uccidendo Martina a sassate in testa. Si conoscevano e stavano insieme da ragazzini. Martina voleva lasciare Alessio ed è andata a quello che si è trasformato nell’ultimo appuntamento. Il ragazzo ha detto che Martina avrebbe rifiutato un abbraccio e da lì’ si sarebbe scatenata la furia. Ha infierito anche dopo che era caduta a terra. Dopo averla uccisa è uscito con gli amici. Una gioventù senza valori completamente allo sbando. E più’ se ne parla più si accende lo spirito di emulazione. Dove c’è il substrato adeguato, il disagio giovanile, la mancanza di esempi accadono queste tragedie. Parlo di spirito di emulazione perché già oggi sono arrivate minacce alla figlia di Meloni con scritto: Farai la stessa fine di Martina. Certo c’è il dovere di cronaca ma bisognerebbe dare la notizia e basta e non parlarne per giorni. Le menti fragili di questi ragazzi vengono influenzate e ingigantiscono la reazione che vogliono avere.