Di Alessandro Bovicelli, ricercatore di Ginecologia oncologica all’Università di Bologna
La prova orale di maturità è come la discussione a un concorso. Dura circa un’ora e da lì si misura l’attitudine del maturando alle materie che discute, la capacità di esprimersi con proprietà di linguaggio, la propensione nel collegare le varie materie. In definitiva ha una grande valenza. Gli scritti non sono altrettanto importanti, il tema di più, ma la versione si può anche copiare per lunghi tratti. Quest’anno alcuni maturandi hanno fatto scena muta all’orale per protesta, ma sono stati promossi lo stesso. Dall’anno prossimo il ministro dell’Istruzione Valditara ha deciso che chi farà scena muta sarà bocciato e mi sembra una decisione giustissima.