Ascoltarsi per ascoltare.
Adoro, ascoltare le voci delle sensazioni
che sussurrano, quando tutto si fa quiete.
Porterei al macero, le parole taglienti come lame:
creano dei vuoti vertiginosi, da bloccarti come incapace e indegno.
Mi carica il confronto, quello che allarga gli orizzonti e muove il pensiero.
Mi deprime, invece, il peso del consenso,
quando soffoca e svilisce un respiro diverso.
Nemici sono ansia ed egoismo, conviverci consumano come candele nell’illusione.
La frase più bella: insieme possiamo farcela.
Viverla, genera un’energia da creare l’impossibile.
di Daniela S.