Pennabilli. 54^ edizione della Mostra Mercato Nazionale d’Antiquariato, Anna Maria Naro di Carpegna torna nel suo feudo.
La casa Altomani & Sons espone nella suggestiva cornice del Teatro Vittoria il ritratto di Anna Maria Naro di Carpegna, Contessa di Scavolino, attribuito a Jacob Ferdinand Voet, uno dei massimi interpreti del ritratto barocco.
Il ritratto di Anna Maria Naro di Carpegna, Contessa di Scavolino, olio su tela di 83,5 x 63,8 cm, costituisce un esempio di equilibrio perfetto tra idealizzazione barocca e fine caratterizzazione individuale. Attribuita a Jacob Ferdinand Voet (Anversa, 1639 – Parigi, 1689), di cui è noto un secondo ritratto della Contessa conservato presso il Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco di Milano, l’effige della nobildonna si distingue per i tratti delicati, la pettinatura ricercata, la preziosa seta dell’abito e i pizzi in ricche volute. Lo sguardo diretto, la posa composta riflettono la grazia che Voet riserva all’aristocrazia femminile del tempo, frutto dell’abilità nell’idealizzarne l’estetica ed esprimerne l’intimo sentire.
Nato ad Anversa nel 1639, Jacob Ferdinand Voet, considerato uno dei massimi interpreti del ritratto della sua epoca, soggiornò a lungo in Italia, a Roma, Milano, Firenze e Torino, e divenne il ritrattista delle famiglie nobili più influenti, tra cui i Borromeo, i Medici, i Savoia. Il suo stile raffinato, caratterizzato da una straordinaria delicatezza d’esecuzione, da un’acuta sensibilità psicologica e da una accuratezza quasi miniaturistica nel definire i particolari, lo rese il pittore prediletto delle élite europee.
Il ritratto della Contessa di Scavolino, ospitato dalla 54° Mostra Mercato Nazionale d’Antiquariato di Pennabilli, si inserisce nella piena maturità del maestro ed è stato eseguito con ogni probabilità durante il soggiorno torinese (1682 – 1684), quando fu chiamato a ritrarre i personaggi più eminenti della nobiltà piemontese e delle corti prossimiori, tra cui quella dei Carpegna, tra le più antiche del Montefeltro, tanto che le sue origini vengono fatte risalire al XII secolo ed è indicata come capostipite dei Malatesta, a cui i conti di Carpegna assegnarono il castello di Pennabill, che passò successivamente sotto la giurisdizione dei Montefeltro, dei Medici e dello Stato Pontificio.
Già nella collezione dei Principi di Carpegna, il dipinto fu conservato nel palazzo della famiglia a Roma, presso la Fontana di Trevi o nella sontuosa residenza di Carpegna, edificata tra il 1679 e il 1687 per volontà del cardinale Gaspare di Carpegna, mecenate e collezionista.
Bibliografia
S. E. Ostrow, Art and Spirituality in Counter-Reformation Rome: The Sistine and Pauline Chapels in S. Maria Maggiore, Cambridge University Press, 1996
G. Bocchi, I pittori fiamminghi a Roma 1508 – 1608, Roma, De Luca Editori, 1995
G. P. Lomartire, Il ritratto barocco a Roma. Jacob Ferdinand Voet e i pittori nordici nella capitale, Milano, 2011
Archivio Storico dei Principi di Carpegna Falconieri, Carpegna, fondo iconografico, inventario 1679 – 1830.
INFO
Date: 29 giugno – 13 luglio 2025
Sede: Pennabilli RN
Orario: feriale: dalle 16.00 alle 21.00;sabato e domenica: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00
Espositori: 30
Ingresso: gratuito
Sito internet: www.pennabilliantiquariato.net
Come arrivare: Pennabilli è facilmente raggiungibile da Rimini e da Sansepolcro AR percorrendo la SS 258 Marecchiese
Organizzazione: Associazione Culturale Pennabilli Antiquariato APS – Salita Valentini 7 – 47864 Pennabilli RN – tel 0541 928578 – www.pennabilliantiquariato.net – info@pennabilliantiquariato.net