In occasione dei festeggiamenti di fine anno, la Camera di commercio della Romagna, sottolinea il valore dell’intero Sistema produttivo culturale e creativo per il territorio, che si conferma una componente vitale dell’economia del territorio. Secondo l’ultimo rapporto “Io sono cultura 2025”, elaborato dall’Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna su dati Unioncamere, Fondazione Symbola e Istituto Tagliacarne.
Sistema produttivo culturale e creativo (Spcc): focus provinciale Rimini
In base ai dati di fonte Unioncamere, Istituto Tagliacarne e Fondazione Symbola, elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna, nel 2024 in provincia di Rimini sono 1.962 le imprese del “core cultura” (attività generanti ricchezza e occupazione, direttamente riconducibili ai settori culturali e creativi): il 53,1% sono attività afferenti al mondo dei servizi (architettura, design e comunicazione), il 34,0% attività di produzione di beni e servizi culturali replicabili (audiovisivo e musica, videogiochi e software, editoria e stampa), il 12,8% attività di performing arts e arti visive (quelle legate a beni e servizi culturali non riproducibili, tipo gli spettacoli dal vivo) e lo 0,1% attività connesse alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico. Rispetto al 2023 si rileva un incremento dell’1,3% delle imprese del “core cultura”, superiore a quello regionale (+0,9%) ma più basso della variazione nazionale (+1,8%).
Per quel che riguarda il lavoro, nel 2024 si riscontrano 5,7 mila occupati nelle imprese del “core cultura” (-1,4% sul 2023) e 2,6 mila occupati nelle imprese del “creative driven” (imprese che non appartengono alla filiera ma che impiegano contenuti e competenze culturali per accrescere il valore dei propri prodotti) (+2,8%). Nel confronto con l’anno precedente, gli 8,2 mila occupati del Sistema produttivo culturale e creativo sono sostanzialmente stabili (-0,1%).
In termini di peso degli occupati del Spcc sul totale dell’occupazione (4,9%), questo risulta essere inferiore a quello regionale (5,9%) e nazionale (5,8%). Nella classifica nazionale, stilata su 107 province, Rimini si piazza al 41° posto per relativa incidenza (primi tre posti: Milano, Firenze, Roma); sesta posizione, invece, assieme Forlì-Cesena, nella classifica regionale (dopo Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza).
Per quel che concerne la ricchezza prodotta, nel 2024 il valore aggiunto delle imprese del “core cultura” ammonta a 335 milioni di euro (-1,5% sul 2023) mentre quello delle imprese del “creative driven” si attesta sui 153 milioni di euro (+2,7%). Nel complesso, i 488 milioni di euro di valore aggiunto del Sistema produttivo culturale e creativo sono tendenzialmente in lieve calo (-0,6%).
In termini di peso della ricchezza del Spcc sul totale della ricchezza prodotta (4,3%), come per gli occupati, anche questo risulta inferiore a quello dell’Emilia-Romagna (5,3%) e dell’Italia (5,7%). Nella classifica nazionale, sempre su 107 province, Rimini occupa il 45° posto per relativa incidenza (primi tre posti: Milano, Gorizia, Roma); quinta posizione, invece, nella classifica regionale (dopo Modena, Bologna, Reggio Emilia e Parma).











