Riccione. Beatriz Colombo, parlamentare di Fratelli d’Italia: “Rischio idro-geologico la Regione ha speso solo il 25 per cento delle risorse”
“Durante l’audizione presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico, il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha illustrato un quadro completo degli interventi attuati a livello nazionale per fronteggiare le emergenze e mitigare i rischi ambientali. I dati parlano chiaro: l’Italia è un Paese esposto a molteplici rischi naturali, ma può contare su un Governo che ha messo in campo strumenti, fondi e riforme per affrontarli.
Il nodo resta però nell’attuazione a livello territoriale.
Il caso dell’Emilia-Romagna è emblematico: a fronte degli stanziamenti per la mitigazione del rischio idrogeologico, pari a oltre 1 miliardo di euro dal 2015, a cui si aggiungono le risorse del Fondo di solidarietà dell’UE (FSUE), pari a euro 378.833.540,00, risultano spesi solo il 25,53% del totale finanziato.
Situazione simile in Toscana: negli ultimi 10 anni il Governo ha stanziato complessivamente risorse pari a circa 880 milioni per interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Di questi risultano effettivamente spesi solo il 25,02% del totale.
Questi numeri evidenziano un problema strutturale: le risorse ci sono, ma non vengono spese.
A ciò si aggiunge una pianificazione territoriale spesso miope, come dimostrano i dati sulla cementificazione del suolo: in Emilia-Romagna la superficie urbanizzata supera l’8,9%; in Toscana, nonostante la media del 6,2% (inferiore quindi alla media nazionale del 7,2%), si toccano punte oltre il 10% in diverse aree, per arrivare al 14% di Prato. E oltre il 30% delle nuove edificazioni in Toscana si trova in aree a rischio frana, con il 5% in aree classificate a rischio elevato o molto elevato.
Il Governo, da parte sua, ha già avviato riforme importanti per semplificare le norme, coordinare gli interventi e rafforzare la governance. Ma serve un’assunzione di responsabilità da parte delle Regioni: non è accettabile che milioni di euro restino fermi mentre il territorio frana, si allaga, si sgretola.
La tutela del territorio è una priorità nazionale, ma senza efficienza e responsabilità a livello locale, nessuna strategia potrà essere davvero efficace”.