– Al momento il teatro della politica misanese presenta una girandola di liste ed una caterva di incontri: diretti, trasversali, tra amici e nemici. L’unica sicurezza è la lista civica di Michele Laganà, la Tua Misano. Uomo vicino alla cultura sociale di centrodestra senza tessera, Laganà ha incontrato, ed incontra, il circolo di An Gens Mesia (uomini di riferimento: Maurizio Mingozzi, Egidio Serafini e Eros Monticelli), Luigi Padula, presidente di Forza Italia di Misano ed uomini di cultura di sinistra, come i socialisti ed altro ancora.
La destra è divisa. Infatti, c’è il circolo Fini di Rosario Zangari, che allo stato attuale è solo. Anche se Zangari è il responsabile di An per Rimini Sud.
In almeno due tronconi anche Forza Italia. Da una parte c’è l’ufficialità di Luigi Padula. Dall’altra ci sono Daniele Marcheggiani, candidato a sindaco nel ’95 e Goffredo Amadei. I due mettono in piedi riunioni e lanciano come un possibile candidato, Gian Franco Micucci, l’attuale sindaco di Cattolica.
Anche i partiti di cultura di sinistra sono in mezzo al guado. I diessini hanno già un candidato, Antonio Magnani e vorrebbero aprire a Rifondazione comunista ed ai Socialisti per Misano. Gli altri due alleati dei Ds, Comunisti italiani e Margherita, affermano che si può fare, l’alleanza partendo dai programmi e rilanciano per un loro candidato. Cosa legittima, beninteso. I Socialisti, invece, i programmi sì, ma questi viaggiano sulle gambe degli uomini. Dunque: sono più importanti le persone delle scartoffie. Infine, Rifondazione. Ha dalla sua circa il 15 per cento dei voti, ma si smarrisce su questioni di principio. Dovrebbero soffermarsi molto di più sulla sostanza che sugli spiccioli di finanziamento alla scuola privata, per esempio.
In questa girandola di incontri e scontri, si spera che tutte le forze politiche abbiano la forza di selezionare uomini che riescano a coniugare morale ed indubbie capacità.