Docenti e studenti del Centro Dipartimentale di Ricerca Sealine dell’Università degli Studi di Ferrara si trasferiscono per una settimana a Riccione per il workshop “3T. Think Tank Turismo” apertosi oggi a Villa Mussolini. L’appuntamento è un’occasione di approfondimento annuale per affrontare con esperti, operatori, istituzioni le diverse dimensioni dello sviluppo turistico: urbanistica, architettura, innovazione di prodotto, gestione aziendale e marketing. In un workshop a porte aperte saranno poi indagati gli scenari turistici emergenti che riguardano i territori romagnoli e i modelli per realizzarli, con lo scopo finale di ripensare il rapporto tra funzioni ricettivo turistiche e il lungomare. Riccione continua a proporsi, dunque, come una factory capace di stimolare, ed essere stimolata, dai nuovi processi turistici e di consumo. La Riviera come luogo di avanguardia turistica dove realizzare nuove soluzioni da esportare in altri territori. L’affermarsi di tipi di turismo tematici diversificati, talvolta molto specifici, tratteggia uno scenario potenzialmente favorevole alla Riviera come luogo del cambiamento e delle tante identità. Questi tra i temi principali sviluppati dal Workshop, organizzato dal Centro Dipartimentale di Ricerca Sealine dell’Università degli Studi di Ferrara e SIS Servizi SPA, con la partecipazione di studenti della Facoltà di Architettura di Ferrara, ospiti e visiting critics. L’appuntamento sarà poi replicato a maggio, nelle giornate dell’11 e 12, con incontri e tavole Rotonde aperte agli operatori, sui format di ospitalità turistica ed i nuovi canali di promozione e di distribuzione ed anche sulle visioni del turismo che verrà.
Il workshop e le tavole rotonde sono organizzate dal Comune di Riccione in collaborazione con SIS Servizi SPA e con il Centro Dipartimentale di Ricerca Sealine dell’Università degli Studi di Ferrara. Ai vari appuntamenti parteciperanno diversi relatori tra cui docenti dell’Università degli Studi di Ferrara ed esperti di Architettura e Turismo.
Questo il programma degli incontri:
da lunedì 16 a sabato 21 aprile 2012 WORKSHOP sealine
Manuel Orazi – Redattore architettura Quodlibet
Elisa Poli – Critica e storica dell’architettura, Cluster Theory, UniFe
venerdì 20 aprile 2012 COMMUNITY HOTELS
Relatori:
Federica Ciavattini – Edizioni Lightbox: My Local Guide e My Art
Manuel Orazi – Responsabile sezione architettura Quodlibet
Pier Pierucci Responsabile marketing e creatività Aquafan
Elisa Poli – Critica e storica architettura Unife
Gianni Lobosco – Tutor workshop sealine
Luca Emanueli – Direttore sealine
WORKSHOP Sealine
Scopo del workshop è quello di ripensare il rapporto tra funzioni ricettivo-turistiche e lungomare. Per questo motivo si lavorerà su diverse porzioni di territorio scelte fra quelle più emblematiche della struttura costiera della Riviera. I partecipanti al workshop saranno chiamati a ridefinire una sezione urbanizzata di territorio che dalla prima fascia di alberghi si estende fino a mare dove, a seconda dei casi, troviamo forme diverse di protezione del litorale dall’erosione.
Nel ripensare il rapporto tra le diverse funzioni saranno esaminate e sviluppate le opportunità di intensificazione turistica in questi punti. In preparazione al workshop e parallelamente ad esso è in corso, da parte di Sealine, un più ampio progetto di mappatura degli scenari turistici emergenti e potenziali che riguardano il territorio della Val Conca. Queste mappe tematiche raggruppano luoghi, servizi e strutture del territorio legate a forme di turismo differenti. Dalla loro lettura e sovrapposizione si coglie la complessità e il valore di alcune dinamiche latenti. Per far emergere, amplificare questi turismi ed attrarne ulteriori occorre pensare nuovi dispositivi di accoglienza. Nel workshop saranno indagati e verificati questi dispositivi nelle aree, quelle in prossimità del lungomare, dove è più significativa l’intensità dell’intreccio virtuoso fra i diversi turismi.
ROUND TABLES
COMMUNITY HOTELS venerdì 20 aprile – Obiettivo della round table è discutere dispositivi e modelli di hosting per attrarre ed accogliere nei territori di riferimento i “nuovi turisti”. L’affermarsi di tipi di turismo tematici diversificati, talvolta molto specifici, tratteggia uno scenario potenzialmente favorevole alla Riviera come luogo del cambiamento e delle tante identità. Il fenomeno si basa su comunità temporanee che si formano attorno ad interessi precisi, a cui è sempre più importante dare risposta e servizi adeguati. Una prima mappatura dei nuovi turismi nel territorio della Val Conca ha individuato luoghi e spazi che già avvertono questa tendenza e si sono specializzati in segmenti d’utenza particolari. Questa propensione delle strutture turistiche al continuo aggiornamento risulta spesso confusa ed estemporanea. Occorre individuare nuovi dispositivi in grado di rafforzare e rendere più evidente, attrattiva, efficace questa strategia. Il concetto di community hotel è una di queste modalità. Una proposta operativa che si concentra sulle strutture ricettive ed in particolare sullo spazio comune, sui servizi degli alberghi, lasciando da parte il tema ormai diffuso della “camera”. Pensare questa parte dell’albergo come un catalizzatore capace di aggiornarsi, essere tematizzato, mutare continuamente. Uno spazio che si evolve con l’utenza, reattivo alle mutevoli aspirazioni dei turisti, alle tendenze, alla stagionalità. Tali spazi potrebbero essere condivisi o unire più strutture fino ad uscire dall’albergo ed essere gestiti separatamente. In questo senso il rapporto tra comunità temporanee e dei residenti potrebbe trovare nella struttura turistica un punto di contatto, anziché separazione, in ambito urbano. Lo scopo è migliorare la qualità dei servizi, farli uscire dall’ambito ristretto della ricettività alberghiera per farli dialogare con il territorio. In modo da inserire sulla mappa nuovi punti tematici in grado di evidenziare specificità latenti e generare nuovi itinerari turistici.