Sarà il tormentone di questo avvio di stagione. Mentre in giro per il mondo si scrivono pagine e si stringono accordi per rendere più competitivi i propri territori e non si dorme la notte per capire come catturare le ‘nuove genti’ che sempre di più si spostanto da una parte all’altra del globo, dalle nostre parti no, sembra impossibile. Gli interessati si parlano, ma non si capiscano. Oggi interviene il consigliere regionale Marco Lombardi, tuona e dice: se Rimini vuole avere una spiaggia ‘deserta’ l’amministrazione comunale lo deve dire chiaramente senza nascondersi. L’equilibrismo del consigliere comunale Marco Agosta – continua Lombardi – in merito alla sanatoria per i bagnini, serve solo a far capire, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto iniqua sia la soluzione trovata dal Comune, per concludere questa vicenda che e’ bene riassumere. Una situazione tollerata ed in alcuni casi incentivata per anni, che riguarda per la maggior parte dei casi servizi gratuiti graditi ai turisti ed ai riminesi. Se alla fine sarà più conveniente per gli operatori smontare le strutture ( beach volley- giochi per bambini- bocce) piuttosto che pagare le cifre folli pretese, sarà evidente a tutti che la soluzione era impraticabile. E sarà anche evidente che il Comune di Rimini si e’ comportato diversamente da quello di Bellaria o Riccione. Evidentemente quando si tratta di fare cassa non esiste più la necessita, più volte ribadita per la Tassa di soggiorno, di avere un sistema di offerta unico. Il risultato sara’ che turisti di Riccione e Bellaria avranno servizi migliori di quelli di Rimini.
Redazione Online
© RIPRODUZIONE RISERVATA