Materiale prezioso rimasto nei cassetti, che riemerge. Un paese, San Mauro Pascoli, che richiama in maniera incessante e costante al grande poeta. Poi una serie di circostanze favorevoli, ed ecco che il film-documentario è diventato realtà. L’appuntamento è per venerdì 7 settembre prossimo alle 20.30 presso il giardino di Casa Pascoli a San Mauro Pascoli. Nel corso della serata verrà proiettato “Giovanni Pascoli 1912-2012 l’ultima passeggiata”, realizzato dal sammaurese Diego Zicchetti, regista del documentario e dalla giornalista riminese Francesca Magnoni. Un viaggio a ritroso nel tempo che parte dalla morte del poeta e attraversa alcuni degli eventi più significativi della sua vita, fatta di incontri illustri e di piccole cose della vita quotidiana a cui il poeta era molto legato, come gli affetti domestici, l’amore per il cibo e il buon vino. Gli autori ne “L’ultima passeggiata” vogliono svelare la parte più intima di Giovanni Pascoli, il carattere spiccatamente romagnolo, l’amore per la politica e il suo animo.
“Preparare quello che poi è diventato l’attuale filmato è stato una bella avventura” dice Francesca Magnoni. “E’ partito tutto da un vecchio progetto di Diego che è stato poi accantonato e ripreso in occasione del centenario. La nostra intenzione è quella di dare una immagine di un Pascoli meno polverosa e più legata all’uomo, alle sue passioni, ai suoi interessi, ed è per questo che abbiamo sposato l’idea di intervistare, tra le altre, anche persone che non fossero per forza legate al mondo della letteratura. L’idea poi di partire dalla morte per arrivare alle origini è stata voluta per uscire un po’ dalla forma classica dei documentari e cercare di sorprendere lo spettatore piano piano. Un grande appoggio l’abbiamo poi sicuramente avuto da Paolo Summaria, l’attore che ha interpretato il giovane Pascoli nel filmato, che ha condiviso da subito con noi la passione per questo progetto e ha fatto si che potessimo in questo modo intervallare le varie interviste con letture di alcune poesie.”
“Questo mio progetto risale al 2007” conferma Diego Zicchetti “anno in cui ho fatto le prime interviste. Poi, per problemi vari e mancanza di tempo ho dovuto abbandonare. Con l’occasione del centenario, sono andato a rispolverare il materiale che avevo fortunatamente conservato e, con la collaborazione di Francesca, abbiamo ripreso in mano il tutto. Il film è il risultato di tanti sacrifici fatti utilizzando tutto il nostro tempo libero sia per la ricerca del materiale che delle persone da intervistare, più tutta la realizzazione e i costi che abbiamo sostenuto noi personalmente”.
Un consenso è arrivato anche dal sindaco Gianfranco Miro Gori che, dopo aver visto il filmato, ha prontamente orgnizzato questo evento a chiusura delle varie manifestazioni legate al centenario della morte del poeta. “Abbiamo scelto di proiettare questo film come appendice delle varie iniziative legate al centenario, sostanzialmente per due motivi. Uno è perché è stato ideato e girato da due autori del territorio in completa autonomia e questo sta a significare che il poeta ha lasciato un segno, che qualcuno ancora lo segue e questo mi fa molto piacere. Poi sicuramente perché è un film di qualità, significativo, con idee d’autore, non un semplice documentario quindi, e con la grande capacità, attraverso un percorso fatto di racconti, testimonianze e materiali fotografici, di fare sentire il Pascoli come se fosse ancora vivo. Un filmato che non lascia indifferenti e dove lo spettatore, quando si alza, può dire di aver imparato qualcosa in più sul poeta.”
“Quello che mi sento di aggiungere” dice Rosita Boschetti “è l’originalità del filmato, che presenta un ritratto inedito del poeta, visto attraverso gli occhi di diversi personaggi, non solo critici lettari e scrittori ma anche ricercatori e addirittura studenti. Viene dato inoltre molto spazio alla poesia, continuamente presente dall’inizio alla fine del film. Grande originalità anche nella struttura che riprende un po’ la poetica pascoliana e cioè il fatto che per il Pascoli la poesia nasce dal ricordo. Anche in questo film vediamo come gli autori abbiano deciso di partire proprio dalla fine, dalla morte del poeta per arrivare appunto al ritorno a San Mauro… il ricordo”
Questo film-documentario vuole essere una passeggiata, quindi, che, con un alternarsi tra interviste, letture di poesie e immagini dei luoghi cari a Zvanì, vuole tenere vivo il ricordo di un uomo dalla profonda sensibilità. In caso di maltempo, la proiezione verrà effettuata presso la Sala Gramsci in via P. Nenni a San Mauro Pascoli. Gianfranco Miro Gori e la direttrice di Casa Pascoli, Rosita Boschetti, introdurranno la proiezione del filmato. L’iniziativa rientra nell’ambito degli eventi per il centenario della morte. (M.Z.)