E’ stato firmato questa mattina presso la Camera di Commercio di Rimini un nuovo “protocollo d’intesa” tra le due maggiori associazioni di categoria, CNA e Confartigianato, con due bance locali appartenenti al mondo del Credito Cooperativo: Banca di Rimini e Banca Malatestiana. Quali novità? Non tantissime. L’accordo, infatti, si aggiunge alle convenzioni già in essere tra le banche e i Consorzi Unifidi e Fidati. Questa mattina, tuttavia, si è voluto convocare la stampa per un motivo ancor più importante: rassicurare e dare fiducia alle imprese. In sintesi: le banche ci sono e sono assolutamente disponibili a fare la propria parte. Ovviamente sono emersi anche diversi “ma”. Il primo. Il fatto che le banche vogliono conoscere bene le imprese che le vengono presentate. Da questo punto di vista è importante la “comunicazione”. Questo, è stato detto, è “fondamentale” per non correre il rischio di finanziare chissà quali aziende. Una sorta di “patto” locale. Non in senso stretto, ma ci assomiglia. Secondo, i conti. Ci vogliono conti e bilanci a posto e massima “trasparenza”. In altre parole, niente sotterfugi. Le imprese associate a Confartigianato e Cna, con sede legale e operativa nella provincia di Rimini, potranno quindi accedere a finanziamenti entro i 200 mila euro per investimenti (durata massima 60 mesi), per alimentare liquidità (durata massima 12 mesi) o per operazioni ipotecarie (durata massima 120 mesi).
Si confema quindi la sinergia tra le imprese artigiane della provincia di Rimini e gli istituti di credito del territorio. Un rapporto non facile ma che deve passare, necessariamente, dalla reciproca fiducia. Perchè, come ha voluto sottolineare Renato Ioli, presidente provinciale di CNA,”sono tempi durissimi”. Cifre ufficiali ancora non ci sono. Ma i cali percentuali dei principali settori economici per il 2012 a livello locale si prospettano a due cifre.
Presenti all’incontro, oltre ai direttori delle banche interessate Enrica Cavalli, Presidente Banca Malatestiana Credito Cooperativo e Cesare Frisoni, Presidente Banca di Rimini Credito Cooperativo e Giorgio Lucchi, Presidente Prov.le Confartigianato, che ha voluto sottolianeare come in molti casi i finanziamenti serviranno per esigenze di “liquidità”. Insomma, per sopravvivere.