– Va in un negozio e chiede il cellulare “aziendale” che costa meno: “Deve costare poco perché lo paga il Comune”. Passa a vedere dal contadino la maturazione dell’uva che andrà a vinificare. Questo è Antonio Magnani, il nuovo sindaco diessino di Misano; uno con Berlinguer nel cuore e nella mente.
Quali saranno i princìpi fondamentali del suo governo?
“La cornice dentro la quale ci muoveremo è fatta di ingredienti semplici quanto eterni: passione, competenza, umiltà. Agiremo con integrità ed onestà per far crescere la qualità della vita attraverso uno sviluppo che riesca a coniugare la crescita economica con la salvaguardia dell’ambiente. Potrebbe essere sintetizzato in uno spot: mare, sport, natura e cultura. Per farlo si ha bisogno anche delle civiltà e dell’impegno dei misanesi. Noi dobbiamo fare i registi ma i giocatori, i cittadini, giocano una parte non meno fondamentale”.
Che cosa ha fatto in questi primi 100 giorni di governo?
“Partendo dal presupposto che un gruppo di persone arrivate in un ambiente nuovo non debbono e non possono cambiare il mondo, abbiamo gestito la stagione estiva e ci siamo seduti attorno ad un tavolo per costruire le condizioni su cui andare a lavorare. Credo che i prossimi due mesi siano fondamentali. Presenteremo il primo bilancio di legislatura ed i primi investimenti. La nostra non è una giunta che da un punto di vista politico interrompe il tragitto rispetto alla vecchia maggioranza; allargata, farà cose in più e nuove: il nostro compito non è cambiare il mondo ma semplicemente migliorarlo.
Una volta nel vecchio palazzo comunale ristrutturato, la giunta, i consiglieri, i cittadini, si riapproprieranno della politica. E’ nostra intenzione fare del sabato mattina un momento di incontri con i misanesi per approfondire argomenti difficilmente realizzabili negli altri giorni. Perché se il cittadino ha un problema il tempo lo trova anche durante la settimana, mentre per fare due chiacchiere con l’amministrazione non si prende mezza giornata. Il cittadino deve essere il centro della nostra amministrazione; bisogna che noi siamo conseguenti”.
In questi primi consigli comunali, i rapporti con le minoranze sono stati vivaci, che dire?
“Credo che tra maggioranza ed opposizione ci debba essere il riconoscimento ed il diritto dei due ruoli. La burrascosità del primo consiglio è stato semplicemente ingigantita. Non era altro che una modifica dello Statuto legato alla dimensione del comune. E credo che nella protesta ci possa stare anche l’atto eclatante. Le relazioni con Rifondazione, per ovvi motivi culturali, sono più naturali che con An; in ogni caso devono prevalere le responsabilità”.
Invece, quali sono i rapporti all’interno della maggioranza?
“Ricchi. Fanno capo a 4 partiti e vanno tenute nel conto le varie sensibilità. Sono del parere che le diversità siano elementi positivi. Abbiamo bisogno di più riunioni, di più confronto per essere tutti utili al bene comune”.
Quali investimenti andrete a fare?
“Grandi e piccoli: nuove strutture e manutenzioni. Nel piano un ruolo forte lo gioca la viabilità. La costruzione della parallela alla ferrovia è l’inizio di un progetto fatto di rotonde agli ingressi delle frazioni, alle piste ciclabili. Da qui ad x anni, i misanesi avranno un reticolo di piste per le biciclette con un senso, fatte con la logica di collegare le varie frazioni. In questo modo si avrà più qualità di vita ed una carta importante da giocare sul fronte del turismo.
L’altro tema è l’edilizia pubblica: scuola e sport su tutto. In entrambi i campi dobbiamo disegnare uno scenario buono per i prossimi 10-15 anni; poiché la popolazione di Misano cresce e di concerto devono adeguarsi anche i servizi, per non smarrirne la bontà”.
Un campo aperto ai mugugni è la manutenzione della cosa pubblica: giardini, marciapiedi, piccole ristrutturazioni, lampioni…
“Qui ci dobbiamo dotare di nuovi strumenti, per assicurare l’efficienza e la rapidità. Quando un appalto è fatto e l’impresa c’è, è sufficiente un colpo di telefono per gli interventi, altrimenti per la macchina comunale i tempi si allungano: con i cittadini che hanno ragione a lamentarsi. Sono del parere che Misano, come già hanno fatto Rimini e Riccione, debbano avere dei rapporti esterni sulle manutenzioni. In questo caso i problemini si risolvono in 3 giorni”.
Come vorrebbe essere visto dai cittadini?
“Nel modo più semplice e normale possibile. Come chi ha un impegno e lo porta avanti con serietà, correttezza, senza dimenticare quel pizzico di creatività che riesce a fare innovazione concreta”.