RIMINI – Si torna a parlare del dramma del credito alle imprese da parte delle banche. Un tema complesso a causa di una crisi che non ha risparmiato neppure i forzieri degli istituti di credito più potenti al mondo (Cina esclusa). Oggi ad entrare nel merito è la Provincia di Rimini che prende in considerazione una serie di dati pubblicati dalla Banca d’Italia e riguardanti i primi sei mesi del 2012. Essi “mostrano in tutta la loro chiarezza lo stato di sofferenza crescente a cui sono sottoposte anche le aziende della provincia di Rimini. Se confrontiamo – si legge in una nota – i primi sei mesi del 2012 con gli equivalenti del 2011, notiamo che a livello locale i finanziamenti del credito alle imprese calano nel 2012 del 10,7% passando dai 13.181 milioni di euro erogati del 2011 agli 11.767 milioni di euro del 2012 (Dati: Banca d’Italia; elaborazione: ufficio studi CCIAA Rimini). La conseguenza di tutto ciò viene evidenziata dal dato che riguarda le sofferenze, che invece è in netto aumento, crescendo del 24,2% tra il 2011 (nel valore di 660 milioni di euro) e il 2012 (nel valore di 820 milioni euro).”
Insomma, si conferma quanto più volte emerso in più di un’occasione l’anno scorso. Così ribadisce l’assessore al Lavoro della Provincia di Rimini, Meris Soldati (foto): “I dati acquisiti sul primo semestre 2012, e le ultime proiezioni sul secondo – spiega l’Assessore al Lavoro della Provincia di Rimini, Meris Soldati – ci danno un’immagine molto preoccupante sullo stato di salute delle nostre aziende, sempre meno assistite dagli istituti di credito. Il tema dell’accesso al credito, e del fabbisogno di liquidità, si conferma dunque come uno degli aspetti più critici anche a livello locale. Per questo lo abbiamo posto al centro del protocollo di intesa sullo sviluppo e dei tavoli di confronto promossi in questi anni proprio dalla Provincia di Rimini, insieme alle associazioni di categoria e gli istituti bancari. Purtroppo i risultati non sono quelli sperati, nonostante le ripetute sollecitazioni poste all’interno dei tavoli di confronto, se è vero che anche sul nostro territorio assistiamo ad un crescente numero di aziende in sofferenza. Il fatto che però aumenti, seppur di poco, il dato della richiesta di credito da parte delle imprese, denota un dinamismo che è giusto tentare di sostenere. Da notare che, oltretutto, il credito viene sempre più spesso richiesto non tanto, come succedeva in passato, per investimenti in sviluppo, ma sempre più per gestire l’attività corrente e limitare i debiti. Riteniamo dunque opportuno convocare a breve una nuova seduta del tavolo con categorie e sistema del credito, per verificare le possibili azioni da intraprendere per invertire questo trend e sostenere il sistema produttivo locale”.
Detta così potrebbe sembrare solo “colpa” delle banche. Le banche, certo, non sono esenti da responsabilità. Ma anche le imprese (e il sistema pubblico) devono fare (l’hanno fatta?) la loro parte. Il tema, come sottolineato nel nostro editoriale di inizio anno, sarà oggetto di analisi e approfondimento per tutto il 2013 con una serie di analisi e interviste in esclusiva. L’obiettivo è capire se davvero è sempre “colpa” degli altri. Idee, proposte, suggerimenti? Scrivete a: redazione@lapiazzarimini.it oppure REGISTRATI e commenta.
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