Nei fatti poi non hanno nessun interesse a promuovere la raccolta differenziata mentre il Decreto Ronchi prevedeva l’obiettivo del 35% nel 2003. Dobbiamo chiederci perché non siamo arrivati a questo traguardo. La risposta è semplice: perché la scelta di incenerire i rifiuti è si oppone alle politiche di riduzione, di recupero e di riciclaggio dei materiali. Siccome però l’incenerimento dei rifiuti crea preoccupanti problemi di inquinamento ambientale di tipo chimico peggiorando la qualità della vita della popolazione esposta è necessario prendere in considerazione tutte le tecnologie alternative all’incenerimento. I rifiuti vanno ridotti all’origine. E’ solo attraverso la raccolta differenziata spinta fatta con il metodo a porta a porta che si incentiva il cittadino a produrre meno rifiuti perché con questo metodo si riducono le tariffe nella misura del rifiuto conferito. Chi ha l’orto o il giardino, ad esempio, può smaltire i rifiuti degradabili da sé e quindi pagare di meno. Nello specifico delle nostre zone la pratica della raccolta differenziata va incentivata e diffusa da subito anche a tutti gli alberghi della provincia. Le eventuali eccedenze di rifiuti estivi rispetto alla produzione invernale potrebbero essere portate ad impianti meccanico-biologici (vedi: www.Kompogas.com) con capacità di smaltimento flessibile che riducono la quantità e la pericolosità dei rifiuti e successivamente conferiti ad una discarica controllata, come succede in Svizzera. Vogliamo ricordare a questo proposito che gli impianti di incenerimento non eliminano il problema delle discariche in quanto le ceneri rimanenti dalla combustione vanno portate ad una discarica speciale. Inoltre per funzionare un forno inceneritore deve essere alimentato con rifiuti che hanno una capacità di generare calore ed alzano la temperatura dei forni quando bruciano del materiale indifferenziato come i rifiuti umidi che invece l’abbassano. Per questo chiediamo precise garanzie perché i rifiuti che hanno un alto potere calorico come carta, legno e plastica, una volta raccolti separatamente vengano riciclati e non destinati all’incenerimento. Se si brucia non si ricicla.
Il comitato “Riccione per l’energia pulita”