Nel precedente articolo ci siamo lasciati con una domanda: come riconoscere un’acqua minerale dall’altra? Dove reperire le informazioni? La gamma delle acque minerali a disposizione è vastissima. Per prima cosa, nei limiti del possibile, la scelta non dovrebbe avvenire basandosi solo sul prezzo o sull’offerta del momento, oppure per una questione estetica della bottiglia o perché la si vuole con o senza bollicine. Occorre dare una occhiata anche alle sostanze disciolte. Prima però bisogna sapere quali valori dover considerare e dove trovarli. Ecco quindi l’importanza del saper leggere l’etichetta, una vera e propria carta d’identità dell’acqua minerale, un concentrato di informazioni che identificano tutti gli elementi e le caratteristiche presenti.
Di seguito i principali valori da controllare: 1. La presenza della scritta “acqua minerale naturale”, unica garanzia che abbiamo per capire se si tratta effettivamente di acqua minerale e non di acqua di sorgente o trattata. 2. Il Residuo Fisso che, come già spiegato, indica il contenuto di sali minerali dopo l’evaporazione di 1lt di acqua a 180°. Più il valore è basso, più l’acqua è leggera. E’ il primo valore da controllare per capire se l’acqua è adatta ai propri bisogni. 3. Il pH, che indica il grado di acidità dell’acqua: le acque minerali hanno un pH compreso tra 6,5 e 8,0. E’ neutro con un valore pari a 7, se inferiore l’acqua è acida, se superiore è basica/alcalina. Un basso valore del pH rende il sapore dell’acqua più gradevole. 4. La durezza, espressa in gradi francesi (°F), indica il valore del calcare presente nell’acqua. Più il valore è alto e più l’acqua è calcarea e quindi dura. 5. I Nitrati, parametro molto importante da verificare, soprattutto se l’acqua viene utilizzata per neonati o bambini ancora piccoli. Si tratta di sostanze inquinanti che solitamente sono presenti in concentrazioni minime e non pericolose, le cui quantità consentite per legge sono di un massimo 45 mg/l per gli adulti e 10 mg/l per i bambini. 6. L’indicazione “Microbiologicamente pura”, che non vuol dire che l’acqua sia totalmente priva di batteri, ma che ne contiene un numero minimo e comunque non nocivi per la salute. 7. Il termine minimo di conservazione, la data di scadenza, per intenderci, termine entro il quale l’acqua, conservata in buone condizioni, mantiene le proprie caratteristiche. Solitamente per le bottiglie in vetro la durata è di 24 mesi, per quelle in plastica è di 18 mesi.
E’ proprio su quest’ultimo punto che vorrei spendere due parole. Forse per molti l’argomento è ovvio, ma non è mai abbastanza ricordarlo, perché una corretta conservazione è di fondamentale importanza affinché l’acqua minerale mantenga inalterate le sue proprietà e caratteristiche. Occorre ricordare che le bottiglie dovrebbero essere sempre conservate in ambienti asciutti e al riparo da qualunque fonte di calore, dalla luce e dal sole diretto. Prima di acquistare una confezione di acqua, controllate sempre che la data di scadenza non sia troppo vicina, soprattutto se la vostra intenzione è quella di fare una scorta. Inoltre è molto importante, una volta aperta la bottiglia, avere cura di richiuderla correttamente, così che non perda le caratteristiche originali e non prenda un cattivo odore.
Qual’è l’acqua più indicata alle proprie esigenze? Ne parleremo nel prossimo appuntamento, partendo proprio dall’importanza della quantità di sali minerali presenti.
© Milena Zicchetti Copyright lapiazzarimini.it – Tutti i diritti riservati
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