Colas, Steelmec, Grafiche Gaspari, Torrianese Pannelli. Sono solo le ultime crisi aziendali, in ordine di tempo, che hanno interessato l’economia locale. Ma a rendere ancor più cupa l’atmosfera, in questi giorni le notizie che, senza un rifinanziamento da parte del Governo, a rimanere a secco siano proprio le casse che permettono di erogare, anche a livello locale, la Cassa integrazione.
“Gli effetti della crisi sull’occupazione – commenta Meris Soldati, assessore al lavoro della Provincia di Rimini – hanno portato anche nella nostra provincia ad un maggior ricorso agli ammortizzatori sociali. I dati del 2012 e il trend del primo trimestre del 2013 pongono in evidenza come vi sia un preoccupante aumento della cassa straordinaria. Arrivata al quarto anno la crisi, iniziata nel 2009, evidenzia tutta la sua drammaticità ed impone a livello governativo l’assunzione di scelte di politica industriale ed economica in grado di invertire la rotta. Tra questi, in primis, il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali. Se le ipotesi pessimistiche di queste ore fossero confermate una gravissima situazione colpirebbe migliaia di famiglie riminesi, con le immaginabili ricadute sociali”.
I dati. Nel 2012 sono state infatti 9.186.908 le ore di Cassa Integrazione complessivamente autorizzate durante l’anno 2012 in provincia di Rimini, esattamente il 30,7% in più rispetto il 2011. A preoccupare è in particolare il dato relativo alle ore di Cassa Integrazione Straordinaria, la cui crescita esponenziale (del 103,6% rispetto al 2011) costituisce un’anomalia sia rispetto al lieve aumento rilevato in Emilia Romagna (+3,1%) sia rispetto alla variazione negativa riscontrata a livello nazionale (-5,5%). Da quota due milioni e 200 mila ore circa del 2011, si è passati a quattro milioni e 500 mila ore dell’anno scorso, mentre il dato su quella ordinaria si assesta su un monte ore di 1.193 (+ 31,2 sul 2011). L’unico segno meno del 2012 è quello della cassa integrazione in deroga che segna un – 10,4% rispetto al 2011, con un totale di 3.509.602 ore. I primi tre mesi del 2013 confermano e rafforzano l’allarme per le ore di cassa integrazione straordinaria, 891 mila, + 333% rispetto un già pesante primo trimestre del 2012. Diminuiscono invece sia le ore in deroga (- 58,9%, ovvero 471.710) che quelle ordinarie (-26%, ovvero 246.715). Il saldo positivo del primo trimestre del 2013 rispetto a quello del 2012 (- 4,5%, ovvero 1.609.687 ore) non deve però trarre in inganno, perché nel frattempo molte aziende hanno chiuso e il segno meno davanti alla cassa integrazione ordinaria segna in realtà il passaggio di categoria a quella straordinaria.
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