Si è svolta ieri mattina al Palacongressi di Rimini l’Assemblea dei Soci della locale Confindustria. Scelto come successore del presidente uscente Maurizio Focchi per il biennio 2013-2015, Paolo Maggioli e come vice Simone Badioli e Alessandro Pettinari. Dopo il voto, il neopresidente Paolo Maggioli è intervenuto ringraziando per la fiducia accordatagli, sottolineando la continuità con il lavoro del Presidente Maurizio Focchi. “Il lavoro svolto sotto la Presidenza di Maurizio per me è un punto di partenza importante per le future attività – ha detto il Presidente Paolo Maggioli – E’ evidente quanto sia stato importante e decisivo il lavoro svolto da Confindustria Rimini negli anni del suo mandato: abbiamo tutti ben presente che sono stati gli anni peggiori, dei peggiori che si potevano immaginare. Ecco perché voglio rivolgergli i complimenti e ancora un grazie a nome di tutti”.
Paolo Maggioli ha così tracciato le linee guida della sua presidenza indicando alcuni punti focali. “Per le piccole e medie imprese, che sono l’ossatura e la gran parte delle associate – ha sottolineato – le chiavi del successo sono certamente l’innovazione e l’internazionalizzazione, i due pilastri su cui bisogna puntare per rilanciare la nostra economia. Ed è proprio in questa direzione che svilupperemo nuovi servizi per i nostri associati. Nel campo della rappresentanza nei confronti del Sistema Confindustria desidero confermare le linee irrinunciabili assunte in più occasioni dalla nostra Giunta: più efficienza, più economia, più vicinanza alle aziende. Riteniamo che l’autonomia della nostra Associazione sia un valore da preservare per il bene degli associati. Nel contempo, riteniamo che essa debba essere coniugata con il raggiungimento dell’obiettivo di dare servizi più efficienti ricercando tutte le sinergie possibili con le altre Associazioni della Romagna, partendo dal fatto che la nostra è una territoriale efficiente. Inoltre, saranno rafforzate le relazioni intercorrenti fra la nostra Associazione e tutti gli stakeholders, in particolare con le Pubbliche Amministrazioni, le organizzazioni sindacali e il mondo del credito”.
A congratularsi con lui il presidente nazionale di Confindustria Giorgio Squinzi che, nel suo intervento, ha affrontato la situazione del nostro Paese, ripercorrendo le proposte del Progetto “Confindustria per l’Italia: crescere si può, si deve” e ha ribadito che “l’’unica via possibile che il nostro Paese ha di fronte è quella di tornare a crescere, assecondando la sua vocazione industriale. Solo la ripresa del manifatturiero è in grado di riattivare il resto della nostra economia. Come ho più volte ricordato – ha proseguito Squinzi – dall’industria viene il 17% del PIL, l’80% dell’export del Paese, la maggior parte degli investimenti in ricerca e in innovazione e la creazione dei posti di lavoro più qualificati e meglio retribuiti. Di manifatturiero – ha concluso – vivono 8 Milioni di famiglie. Sono numeri che non si possono ignorare”.
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