– Egregio direttore,
pur non essendo un abituale letore del suo giornale, mi è capitato di leggere un breve articolo a firma Claudio Casadei, relativo ad una variante urbanistica adottata dal Consiglio comunale di San Clemente. Premesso che presiedo quel Consiglio comunale, ho stantato a capire di cosa stesse parlando il vostro giornalista. Egli, infatti accenna ad una rivoluzione dell’impianto urbanistico della prevista zona industriale suddetta e con lo spostamento della nuova edificazione in un comparrto appositamente predisposto. L’articolo è elogiativo, come non cogliere un riferimento al sottoscritto visto che sono stato responsabile di questoassessorato fino allo scorso anno?
La variante adottata, infatti, non è altro che una mdofica che si è resa necessaria per potenziare un’area hgià prevista in una precedente variante e fortemente voluta da me e dalla precedente amministarzione per consentire a chi lo avesse voluto di sposatre la propria abitazione dal contesto della zona industriale e localizzarla in una zona a vocazione maggiormente residenziale.
In Consiglio comunale, pur astenendomi per motivi di natura tecnica, ho spiegato come la mia condivisione fosse totale, essendo la scelta compiuta perfettamente in linea con i programmi.
Mi preme sottolineare l’estrema scorrettezza deontologica di Casadei, il quale ha riportato le notziie in modo falso e tendenzioso e volutamente votato alla demagogia. Ora che non ho più responsabilità dirette nella gestione dell’Urbanistica di San Clemente ritengo però che vada almeno salvaguadata la mia dignità personale. Casadei ha un astio inspiegabile contro di me. E’ innegabile che la crescita non solo urabnistica ma anche infrastrutturale e deu servizi ha visto uno sviluppo senza precedenti.
Capita che il suo giornale tratti argomenti simili con tagli differenti a seconda delle convenienze dei suoi redattori (o forse del direttore steso)”.
“Caro Luca,
nemmeno con troppo stupore leggo la tua “reazione” a un mio presunto argomentare nei tuoi confronti. Attacco inesistente nei toni e nella sostanza: per una volta ho elogiato quella che per me è ancora la correzione di una rotta sbagliata fatta purtroppo troppo tardi da una giunta della quale tu non fai più parte. Quando, racconti scelte urbanistiche di cui tu non dovresti troppo vantarti, dovresti sgomberare un po’ la mente dalla rabbia e mettere in ordine la memoria. Per rimanere in un gergo comprensibile ai più, ti dico che hai ragione nel sostenere che fin dall’ inizio vi era un’area destinata a raggruppare le case che, per ragioni che tu ben conosci, avrebbero dovuto crescere fra le fabbriche. Ma ti dimentichi di dire che la zona che allora indicasti non era quella che attualmente è stata scelta. La quale invece assieme a numerosi altri suggerimenti che sembrano ultimamente trovare maggior considerazione, ti furono indicati dall’allora minoranza di Rifondazione Comunista.
La scelta della tua amministrazione prevedeva un area ben più lontana dal centro abitato, ricordi Luca? A questo ed ad altri suggerimenti, se non ricordo male, tu concedesti il beneficio della “sospensione” per non arrivare all’onta della bocciatura. La riunione nella quale questa questione venne discussa era pubblica e da allora non ricordo siano state fatte altre per spiegare a chi vive quotidianamente la frazione quali fossero le modifiche intervenute sul disegno originale. Su quanto fossero giuste le tue o vostre scelte (parlo di Sant’Andrea e zone limitrofe), visto che non intendo occuparmi dell’orto di casa tua, ma del paese che vivo quotidianamente da sempre, rivendico il mio diritto ad avere una opinione personale, e se per te le scelte fatte fossero il massimo per me restano ancora oggi anacronistiche e sbagliate. Non credo tu possa essere un buon giudice della mia deontologia professionale. Se ti riferisci al fatto che io non fossi presente al Consiglio comunale ti garantisco che il mio scritto nasce da un ampia documentazione che è a tua disposizione per essere valutata. Tu sei un politico, e se metto in fila invece tutte le occasioni che hai avuto per spiegare la tua posizione e con snobistico atteggiamento hai scelto di non farlo, allora credo di dovere essere io a sollevare qualche perplessità. E poi i toni, Luca, perché tanto astio? Con tono dispregiativo parli di polemiche da ciclostile. Stai militando o sei stato in amministrazione sotto un simbolo nato da chi col ciclostile ha portato avanti battaglie molto più grandi della nostra sterile lotta di gallettti di periferia, abbi almeno rispetto per i tuoi elettori. Caro Luca, che tu ci creda o no, per me non sei mai stato un “nemico”. Il fatto che non sia mai stato d’accordo con le tue scelte urbanistiche non è per te una novità ed ha motivazioni a te dichiarate e da te ben conosciute. Perché allora questa tua acidosa uscita? Vorrai mica essere il prossimo sindaco? Beh! Luca credimi? non so se ti voterei? Tuo
Claudio Casadei