di ALBERTO BIONDI
La storia la fanno i grandi, penserà qualcuno. É vero: ci sono personalità che hanno il potere di incarnare lo spirito di un’epoca al punto da arrivare a definirlo per antonomasia. Eppure c’è sempre bisogno di qualcuno che “racconti” la storia dei grandi, poco importa se per farlo deve incidere su tavolette d’argilla o usare la macchina fotografica. Non esistono eroi senza un Omero; e se giocassimo a considerare Federico Fellini una sorta di personaggio mitologico, non potremmo passare sotto silenzio il nome di Tazio Secchiaroli che per una vita ha raccontato il Maestro e il suo mondo attraverso l’obiettivo.
Gli scatti di Tazio Secchiaroli non hanno immortalato solo il personaggio Fellini, con i suoi vizi e manie, ma un’intera epoca artistica che dal cinema è entrata a far parte della nostra storia. Se del concittadino regista sappiamo tutto o quasi, magari a molti (soprattutto ai più giovani) il nome Secchiaroli non dice niente. Nato a Centocelle, Roma, nel 1925, Tazio intraprende giovanissimo il percorso del fotogiornalismo e a trent’anni fonda la Roma Press Photo che presto diventerà famosa per gli scatti clandestini ai vip di Via Veneto. La mondanità romana è, anche grazie a lui, sotto i riflettori di mezzo mondo e l’incontro con Fellini non tarda ad arrivare. I due si conoscono, il regista la vuole nel backstage per immortalare il dietro le quinte dei suoi film e nasce una collaborazione che durerà per decenni. Secchiaroli diventa il primo fotografo cinematografico d’Italia, nel ’63 il suo obiettivo viene scelto da Sophia Loren e dopo di lei attori e registi se lo contendono.
É sui set di Fellini, però, che il re dei paparazzi romani ha modo di esprimere al meglio il suo sguardo artistico. “Fellini at work” è una mostra che raccoglie una trentina di stampe vintage dell’archivio di Secchiaroli scattate sui set de La Dolce Vita, 8 e mezzo, Satyricon e La città delle donne. Lo spazio espositivo è l’openspace NFC in via XX Settembre 32 e le foto saranno visibili sabato 14 settembre dalle ore 19.00. La mostra è organizzata da Photology Milano, che nel 1996 ha acqisito le stampe.
Come scrive Davide Faccioli, di Photology: “Fellini ha praticamente inventato una identità alla cinematografia italiana, oggi riconosciuta in tutto il mondo. I suoi film diventano luogo di esaltazione autobiografica, dall’ossessione per le donne alla poetica della provincia italiana. Ma é proprio sul lavoro, tra le scene di Cinecittà con gli attori, o intorno a una scrivania con uno sceneggiatore e finanche coi giornalisti per una conferenza stampa, che Fellini mantiene fede al suo naturale carattere guascone: “un fantastico bugiardo con una fanciullesca visione della vita” come diceva qualche collega. Domani mercoledì 11 settembre, come preludio alla mostra, verrà presentato presso l’agenzia NFC il volume “Guarda Fellini. Guarda Secchiaroli.” curato da Paola Spinozzi, docente all’Università di Ferrara, con illustrazioni di David Parenti. Dopo l’inaugurazione di sabato 14, la mostra sarà visitabile solo attraverso prenotazione al numero 331 4552165 oppure scrivendo a amedeo.b@agenzianfc.com
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