– Primi movimenti nei poli per le amministrative del 2004 a San Giovanni. La situazione marignanese nel centrodestra è ingarbugliata più che mai dopo che nelle scorse elezioni amministrative solo un consigliere della minoranza, Claudio Lucchetti è chiara espressione del centrodestra.
Nella Casa delle libertà, la sola Forza Italia ha una organizzazione con sede, direttivo e attività politiche. Il centrodestra garantisce che andrà compatto alle elezioni del 2004, candidando un professionista molto conosciuto ed una squadra di uomini e donne rappresentativa della società marignanese.
A dire il vero, i due maggiori partiti, An e Forza Italia, non vanno molto d’accordo, anzi, sono ai ferri corti, ma da Rimini le federazioni sono già pronte a mettere tutti d’accordo, non escludendo un commissariamento qualche mese prima delle elezioni. Sul nome del candidato sindaco si sta lavorando, ma sembra che saranno Augusto Bellucci, manager di una industria del tessile locale o Camillo Titolo, medico specialista, a giocarsi la partita.
Un po’ indietro sembrano Claudio Lucchetti, medico anch’egli e Vittorio Galli, viticoltore. Per la squadra, il centrodestra punta a uomini indipendenti come Giancarlo Torrasi, preside dell’Istituto San Pellegrino o Lucia Pascarella, impegnata nella Pro-loco marignanese. Alle ultime politiche, il polo ha ottenuto circa il 36% dei voti, ben lontano dal 54% dell’Ulivo, che quindi potrebbe dormire sonni tranquilli se non fosse che il centrosinistra appare diviso.
Già nel ’99 Rifondazione Comunista andò da sola ed anche la lista civica di Guerrino Aratari, socialista, ottenne un ottimo 10% pescando in zone tradizionalmente rosse. L’accordo tra Rifondazione e Centrosinistra appare difficile, a meno di interventi a livello provinciale. Guerrino Aratari e Roberto Filipucci, per 17 anni assessore in giunte Pci e poi Pds-Rifondazione saranno gli aghi della bilancia se decideranno di correre da soli.
L’Ulivo, che a San Giovanni è un ulivino (Ds-Margherita-Pri), rischia la frammentazione e questo può portare ad abbassare la percentuale per vincere. I Verdi infatti nel ’99 scelsero di correre con la lista civica di centrodestra di Filipucci e altri partiti non sono organizzati, se si escludono i Comunisti Italiani che stanno muovendo i primi passi nella cittadina marignanese.
Sui nomi l’Ulivo sembra in alto mare: se la legge non dovesse cambiare il sindaco Sergio Funelli non sarebbe più candidabile e si aprirebbe la corsa per il candidato, che sarà scelto anche in base ad accordi provinciali (la Margherita vuole un sindaco tra Cattolica, Misano e San Giovanni).
Nei Ds i nomi più gettonati sono quelli di Gianfranco Cenci, già sindaco dall’85 al ’95, Odoardo Gessi, capogruppo nella scorsa legislatura e Diego Nobili, ingegnere che ha coordinato i Ds lo scorso autunno.
La Margherita potrebbe avanzare la proposta di Davide Clementi, assessore all’Urbanistica e vice-sindaco o Giacomo Bedetti, ex consigliere della Democrazia Cristiana in passate legislature. Altri nomi fuori dai partiti, che potrebbero essere accettati anche da Rifondazione sarebbero quelli di Domenico Bianchi, della Cgil Rimini e l’ex assessore Maria Grazia Tonti, un tecnico molto amato in città, ma molto impegnata con il lavoro in Provincia.
Per Rifondazione sembra probabile una candidatura di Antonio Casadei Menghi, già candidato nel ’99 o di Michele Benelli il giovane segretario locale.