– E’ il sindaco in carica da più tempo, dal 1989, più di re Micucci, ed è bravissimo nel raccogliere finanziamenti dagli enti superiori, Europa compresa. Parliamo del sindaco di Gemmano, Cesare Ferri, classe 1961, sposato con Cristina con un figlio, Francesco, di 10 anni.
Come riesce a raccogliere tutti quei finanziamenti dagli enti superiori?
“Credo che – dice Ferri – siamo stati bravi dagli anni ’90 a dare una connotazione a Gemmano basata sull’ambiente e sulla natura, che se nel breve periodo non ha avuto effetti come quelli che ha per esempio il mattone, nel medio – lungo periodo sia stata una scelta vincente”. “Abbiamo avuto finanziamenti – prosegue Ferri – dalla Regione, dalla Provincia, dallo Stato ed anche dalla Comunità Europea”.
Quali sono i progetti che sono stati finanziati?
“Innanzi tutto le grotte di Onferno, con tutta la riserva naturalistica intorno e gli interventi legati turismo di tipo ambientale che ne è derivato, come la ristrutturazione di quello che ora è il centro visite, ottenuto grazie al progetto degli Insediamenti Malatestiani, ma anche la foresteria all’interno delle mura di Onferno, ottenuta con i Programmi d’Area di Regione e Provincia, che ci hanno permesso di restaurare anche il Santuario della Madonna di Carbognano, ed infine i finanziamenti europei del progetto Life per le aree Sic (Sito di interesse comunitario) per il potenziamento e l’allargamento della riserva naturalista, ambiente puro e adatto al sostentamento dei chirotteri, i pipistrelli, una colonia tra le più numerose in Italia.
Grazie a questo ogni anno abbiamo circa 15.000 visitatori annuali, che per un paese come il nostro sono tanti.
Solo ambiente quindi?
“Naturalmente no, abbiamo anche aumentato il patrimonio pubblico di Gemmano, con l’ex Chiesa e alcuni edifici del castello di Onferno, funzionali alla riserva, come dicevo prima, ed il Palazzo Pilitteri, nel centro storico di Gemmano, che adibiremo a centro culturale e ricreativo per la collettività.
Abbiamo anche risolto il problema dell’approvigionamento idrico, grazie al rapporto con Ridracoli e Amir, ora a Gemmano l’acqua c’è, mentre solo pochi anni fa vi era scarsità”.
Progetti per il futuro?
“Per Gemmano un filone turistico legato agli eventi della II^ guerra mondiale, quando il nostro comune fu duramente colpita, prendendo spunto dal libro di Amedeo Montemaggi sulla battaglia dei primi di settembre del ’44 (Gemmano, la Cassino dell’Adriatico, 1998).
L’idea è quella di recuperare i percorsi di guerra più significativi, allestire un museo ed organizzare eventi per ricordare sempre ed a tutti, giovani ed anziani, l’importanza di una pace duratura”.