All’alba di oggi la Squadra Mobile di Rimini, in collaborazione con le Questure di Milano, Ancona, Ravenna, Pesaro ed Agrigento, ha dato esecuzione a 29 provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dal G.I.P. del Tribunale di Rimini Dott.ssa Fiorella Casadei nei confronti di altrettanti soggetti – italiani e stranieri – sgominando così un’organizzazione criminale dedita allo smercio di ingenti quantità di sostanze stupefacenti in riviera. L’operazione, denominata “Titano” (in ragione della località sanmarinese ove risultava domiciliato il primo spacciatore identificato) ha permesso di individuare ed evidenziare precise responsabilità a carico di tutti gli indagati – 41 in totale fra cui i 29 destinatari delle misure cautelari odierne e altri 12 denunciati a piede libero – i quali, a vario titolo, dovranno rispondere in concorso tra loro di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, spendita di banconote false, estorsione e porto abusivo di armi. L’indagine durata oltre un anno e coordinata dal Sostituto Procuratore Dott. Paolo Gengarelli, ha permesso agli investigatori della Squadra Mobile di Rimini di sequestrare, sino ad ora, oltre un chilo di cocaina e 23 mila euro di banconote false.
Nel contesto dell’operazione, avendo constatato nel corso delle indagini il suo utilizzo anche quale “piazza privilegiata” per l’attività di spaccio e consumo, è stato notificato ai proprietari – uno dei quali posto agli arresti domiciliari e l’altro indagato a piede libero – del “COCONUTS”, noto locale notturno di Rimini, un decreto di chiusura per 30 giorni dell’attività ex art. 100 Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. La misura si inserisce nell’ambito dell’operazione odierna finalizzata allo smantellamento di un’organizzazione criminale dedita allo spaccio, nel riminese, di ingenti quantità di sostanze stupefacenti, principalmente cocaina e marijuana, destinate soprattutto ad alimentare il mercato della movida notturna, in cui il locale chiuso con provvedimento dell’autorità di P.S. rappresentava un ambiente privilegiato di consumo. Il decreto di chiusura compendia non solo le risultanze delle indagini della Squadra Mobile riminese, bensì anche i numerosi episodi di violenza accaduti negli ultimi due anni all’interno del locale e proseguiti all’esterno, da ultimo la rissa con l’accoltellamento, il 17 maggio scorso, di due ragazzi, di cui uno minorenne. Nell’operazione scattata all’alba, contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti restrittivi a Rimini ed in varie città d’Italia – 18 custodie cautelari in carcere, 8 arresti domiciliari, 2 divieti di dimora nel comune di Rimini ed 1 obbligo di presentazione alla P.G. – sono state eseguite anche numerose perquisizioni, che hanno permesso di rinvenire e sequestrare materiale – droga, armi e munizioni – ritenuto dagli investigatori utile a comprovare ulteriormente il quadro probatorio già delineato. Nelle operazioni sono stati impegnati oltre 100 poliziotti, con l’ausilio di unità cinofile antidroga e di un elicottero.