I dati pubblicati dal Sole 24 Ore di oggi sono positivi per Rimini. L’amministrazione comunale li commenta così. “Rimini è al 25esimo posto tra i territori più virtuosi sul fronte della raccolta differenziata. Il dato positivo emerge dalla classifica pubblicata dal Sole 24 ore nella sua analisi odierna incentrata sulla produzione e il riciclo dei rifiuti e che compara 110 province italiane. Stando ai numeri raccolti da Infodata infatti, Rimini fa segnare una percentuale di raccolta differenziata pari al 59,35%, oltre sei punti in più rispetto alla media regionale, che arriva a 53%. Nello specifico, ogni cittadino del territorio riminese differenzia 449,7 kg di rifiuti all’anno a fronte di una produzione di rifiuti urbani di 757,8 kg per abitante. Numeri quindi che evidenziano come Rimini abbia una forte capacità di differenziare, in linea con le regioni del nord est più ‘riciclone’, conferma dell’efficacia dei diversi strumenti messi in campo e di una maggiore sensibilità da parte dei cittadini, in un contesto peculiare peraltro come il nostro che vede per molti mesi all’anno un aumento effettivo dei residenti e dunque dei consumi. Basti ricordare i dati che riguardano il solo territorio comunale, che negli ultimi cinque anni ha registrato un balzo di oltre il 15% passando dal 48,35 di raccolta differenziata del 2010 al 63,50% certificato del 2015, vicini quindi all’obiettivo del 67% fissato dalla Regione. Dalle classifiche di Info data emergono anche alcune curiosità, come ad esempio il 4° posto tra le realtà che differenziano più plastica (44.5 kg per abitante all’anno) e il 5° posto invece nella graduatoria della raccolta della carta (108,7 kg per abitante). Segnali dunque positivi di un’attenzione crescente alla differenziazione dei rifiuti, necessaria a controbilanciare una produzione ancora troppo alta a livello regionale (con l’Emilia Romagna ai vertici di questa classifica) e che nel caso di Rimini è inevitabilmente, storicamente condizionata dalla forte presenza turistica su tutto il territorio. Ciò non toglie la necessità di proseguire nel percorso avviato, ovvero mettendo a punto servizi specifici per le diverse realtà – dalla raccolta porta a porta nelle zone a mare a quella sperimentale avviata in alcuni quartieri del forese – potenziando i controlli per il giusto conferimento dei rifiuti nei cassonetti e soprattutto insistendo sul fronte dell’educazione ambientale, ricordandosi che fare la raccolta differenziata è un dovere morale a tutela dell’ecosistema e delle vivibilità della nostra città”.