– Quando il presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni entra, la sala che ospita la conferenza stampa è piena e diverse persone sono rimaste in piedi. Il Consiglio di Amministrazione ha, infatti, appena approvato il bilancio 2005 e c’è molta attesa per i commenti del presidente dopo la perdita di 500 mila presenze legate al “Festival del Fitness” e di 70 mila di “Disma Music Show. Ma il vero problema è Milano; la concorrenza è diventata palese e spietata non solo nel turismo. Il gioco si è fatto duro ma le risposte. “La mia opinione ha detto Lorenzo Cagnoni riferendosi a Milano è che nel mercato dovrebbero essere presenti protagonisti che portino ad una vera concorrenza e non ad una competizione che rischia soltanto di spaccare il mercato. Nessuna timidezza contro il tentativo di monopolio verso i milanesi. Peraltro per adesso siamo nella politica degli annunci a tutto campo e, se guardiamo ai risultati, fino ad ora sono stati scarsi. I pericoli insiti nella mania di protagonismo sono alti.”
Con due nuovi padiglioni pronti a luglio realizzati con un investimento di circa 30 milioni di euro, si conclude il progetto iniziale avviato nel 2001. Allo stato attuale, quindi, Rimini Fiera si mostra nella sua conformazione definitiva e in grado di ospitare non solo grandi manifestazioni ma anche più eventi contemporaneamente. Oltre alle nuove manifestazioni, l’obiettivo è alzare il loro tasso di internazionalizzazione. Si è appena conclusa “RiminiWelleness” (18-21 maggio) e già si lavora per i prossimi appuntamenti: “Design Show” (8-11 novembre), “Domus Legno” (25-28 novembre ) e, in collaborazione con la Fiera di Roma, “GLOBE” (Roma, 22-24 marzo 2007), fiera internazionale sul turismo riservata agli operatori. Quelli internazionali guardano a Russia, Brasile e Cina, quindi Mosca (5-7 giugno), San Paolo (19-22 giugno) e Shanghai (27-30 giugno).
I numeri
Rimini Fiera, privatizzata nel 2002, ha sia azionisti pubblici (85%) che privati (15%). Ha chiuso il 2005 con un valore della produzione a consuntivo di 48,3 milioni di euro (+18,5% sul 2003, anno di comparazione utile per la presenza delle stesse manifestazioni biennali). Il Mol, il margine operativo lordo che misura la ricchezza prodotta da un’azienda nella sua attività tipica, è stato di 16,6 milioni di euro rispetto i 14,2 del 2003. Il dato complessivo di Gruppo, invece, è stato di 73,4 milioni (+38,2% sul 2003) per la produzione e 17,3 per il margine operativo. I numeri, con il loro linguaggio schietto, collocano la seconda azienda della provincia di Rimini al terzo posto nazionale in campo fieristico sia per volume d’affari che nel rapporto tra ricavi e margine operativo. “Tutto questo – ha detto Lorenzo Cagnoni – nonostante il prodotto interno lordo italiano nel 2005 sia stato a crescita zero e l’economia mondiale sia salita del 4,5 per cento”. Per il 2006, Rimini Fiera punta a risultati mai ottenuti: 57 milioni di euro di produzione con un 6,1% sul 2004 e con un margine operativo di 22 milioni di euro. Quello di Gruppo a budget ci sono 85 milioni di euro con un +25% sul 2004 e un margine operativo di 25 milioni.
di Domenico Chiericozzi