Piazza, 20 anni fa si andava ad incomiciare
di ENZO CECCHINI
Luglio 1997 – Luglio 2016… 20 (venti) anni. Una storia forse breve per un grande giornale nazionale, importante e longeva, invece, per un periodico locale. Il direttore e il grosso dei collaboratori della Piazza sono gli stessi che nel lontano maggio 1992 iniziavano l’avventura con un giornale locale fondando la Valle (sede a Morciano). Dopo oltre cinque anni l’esperienza s’interruppe per dissensi di linea editoriale con la proprietà. Appena un mese di stop per ripensare un nuovo giornale locale: un periodico che uscisse dalla Valconca per abbracciare tutta la provincia, sconfinasse nella Repubblica di San Marino e sul territorio pesarese fino a lambire la città di Pesaro, aumentate la fogliazione, la tiratura, le rubriche, il radicamento coi lettori… ed ecco la Piazza. Venti anni di Piazza per dare voce, conoscenza e identità a tutti gli ambiti, piccoli e grandi, di una importante, laboriosa e creativa comunità: la nostra. Larga parte degli articoli sono “scritti” o sono espressione diretta, singola e collettiva, di questa comunità: della politica, cultura, costume, tradizioni, sport, divertimento, satira… Ma la Piazza ha dato fin dall’inizio ampio spazio a importanti inchieste: dall’economia alla legalità, e a riflessioni laiche e religiose su grandi temi. I protagonisti sono i fatti e personaggi locali, ma sempre con uno sguardo attento e curioso sui grandi problemi nazionali e non solo, con riflessioni che riguardano lo spirito e il sentire, nel bene o nel male, della modernità che stiamo vivendo. Uno spirito del tempo che a volte ci inquieta, stretto nella morsa di una globalizzazione malgovernata e da tentazioni regressive come sterile autodifesa.
In questo quadro la democrazia e la coesione sociale sono sempre a rischio. Il cittadino diventa così un vaso di coccio, il senso di comunità e il bisogno di un’identità aperta sono sottoposti continuamente a scossoni imprevedibili. Per questo il ruolo di un giornale locale, legato sì al proprio territorio, ma col respiro ampio del suo tempo globale, pensiamo diventi ancora più importante e necessario. Grazie alle decine di migliaia di lettori che ci hanno seguito con affetto, ai numerosissimi collaboratori decisivi nel loro prezioso lavoro e agli sponsor che ci hanno sostenuto fino ad oggi. Continuiamo il nostro lavoro nella speranza sincera di non deludervi. Grazie!
Enzo Cecchini