– Siamo nei primi anni del 2000. Elvio Bernardi è a Canazei sul Belvedere a sciare con la famiglia. Arriva un signore con un banale zaino in spalla. Se lo sfila. Lo appoggia per terra; estrae una vela. Fa due passi e sale in volo come un uccello. Pensa il sessantacinquenne, a Riccione conosciutissimo come il signore della scuola guida: “Lo voglio fare anch’io”.
Passano tre anni, Elvio va in pensione dopo aver insegnato a guidare, con passione e rigore, a più di 12mila allievi in 50 anni. Si iscrive ad un corso di parapendio a Colfiorito (Macerata). Lo tiene Massimiliano Travaglini. A marzo, dopo 6 mesi di scuola, sostiene l’esame. Potrà volare da solo.
Oggi, se le condizione meteo lo consentono esce ogni santo giorno. Il suo tempio, come ama dire, è la zona di Onferno, che a differenza del nome, è paradiso in terra. Il luogo dove la natura è rimasta incontaminata, come mille anni fa.
Vola, Elvio, accompagnato da quattro falchi. Quasi dei figli, sussurra agli amici senza farsi sentire dalla consorte Rosanna. Racconta con il sorriso che è un abbraccio: “Io sono innamorato di loro e loro sono innamorati di me. So che per me farebbero qualsiasi cosa, fino a farsi sacrificare”.
Il suo incontro con l’intelligentissimo volatile risale al 2009. L’amico Guglielmo, falconiere ad “Oltremare”, gli regala due cuccioli di 15 giorni. Elvio li ciba con una pinzettina. Un fare familiare. Da bambino, a 6-7 anni, scappava di casa (Appennino di Zocca, il paese di Vasco Rossi), per catturare piccole ghiandaia che poi faceva svezzava”.
Dopo un paio di mesi i falchi sono già adulti. Elvio li ammaestra insieme ad un amico. Ora li porta con sé per ogni uscita. Lo attorniano e se lo coccolano come se fosse uno di loro.
L’essere il più anziano in Italia a cimentarsi col parapendio, impreziosito dalla compagnia dei falchi, gli ha fatto spiccare il volo in Rai. Ha raccontato la sua storia ai “Fatti vostri” di Giancarlo Magalli (Rai2), il Tg3, una trasmissione estiva su Rai1. Insomma, Elvio ha portato Riccione, Onferno e la Valconca al grande pubblico televisivo. Racconta: “Curare le passioni aiuta a star bene; a mantenersi giovani. Fare parapendio è gioia, leggerezza ed emozione pura”.
Sposato, quattro figli (Christian, Romano, Emiliano e Giacomo), Elvio arriva a Riccione nel 1963; assunto come autista di autobus dalla Sita. A Riccione incontra la moglie hostess per turisti. Come istruttore inizia a collaborare con l’autoscuola Coccia di Rimini. Nel 1972, apre la sua scuola a Riccione, in viale Fratelli Cervi, dove si trova ancora oggi. Le scuole sono diventate quattro. A gestirle i figli, eccetto il primogenito Christian pilota di aerei per la compagnia del Qatar.
Le sue avventure in volo coi falchi le ha raccolte in un libro (124 pagine e istantanee mozzafiato di Giuseppe Bucci), firmato anche da Cesare De Agostini. Titolo: “L’uomo che vola con i falchi”.