Amerigo Varotti (a sinistra)
“ Nelle misure annunciate dal Governo , a parziale sostegno delle imprese danneggiate pesantemente dall’allarmismo e dalle follie comunicative del coronavirus , non figurano né i ristoranti né i bar e tantomeno i locali di intrattenimento. E’ una follia , una grave dimenticanza o la dimostrazione che la politica non sa leggere la realtà “.
Amerigo Varotti, direttore generale di Confcommercio Pesaro e Urbino / Marche Nord è furibondo: “Ristoranti e bar, insieme a alberghi, agenzie di viaggio, negozi e guide turistiche , sono le imprese maggiormente colpite dalla comunicazione errata e dal procurato allarme che ha portato all’emergenza coronavirus.
Da quando è scoppiata in Italia l’emergenza il settore ha avuto oltre 2 miliardi di danni e perso 20 mila posti di lavoro.
Ristoranti , bar , pasticcerie , gelaterie , discoteche e mense stanno pagando un prezzo altissimo con perdite di fatturato in tutta Italia (non solo nelle zone rosse) dal 50 all’80%.
Le disdette alle agenzie di viaggio ed agli alberghi e quindi il calo delle presenze turistiche; l’ annullamento di molte manifestazioni locali ; la chiusura di scuole e Università; lo stop alle gite scolastiche ; la chiusura dei musei e il panico e l’allarme sociale causato da una comunicazione sbagliata , hanno drasticamente ridotto il fatturato dei pubblici esercizi.
Nella Provincia di Pesaro e Urbino le disdette delle prenotazioni nei ristoranti ed il vuoto nei bar e pubblici esercizi , i divieti per le manifestazioni in discoteche e cinema hanno creato una situazione drammatica.
Non prevedere per questi locali gli stessi aiuti ed agevolazioni che si ipotizzano per le altre categorie turistiche è una stupidaggine.
Una follia che può solo portare ad una aperta ribellione di tutta la categoria!!!
Ed anche la Regione Marche dopo i provvedimenti reiterati dovrà mettere mano alla borsa!!
Diversamente la protesta sarà DURA”