Marco Davide Cangini
Libri, “Il terribile Martignone fu vero cattivo?” E una delle figure tristemente più note dell’alta Valmarecchia.
Viene presentato sabato 1 agosto a Sant’Agata Feltria.
Un libro rimette tutto in discussione. E apre nuovi scenari su uno dei personaggi più noti – e più inquietanti!.
L’odore dello zolfo, questo il titolo del volume fresco di stampa, scritto dall’appassionato di storia (nonché uomo di punta della Pro Loco di Sant’Agata Feltria) Marco Davide Cangini, sarà presentato sabato 1 agosto presso la Sala delle Scuderie di Sant’Agata Feltria, alle 17.30.
Cangini non è nuovo alle ricerche storiche e accurate, che confluiscono poi in romanzi storici, come Turno Branciforte e il fortunato Mercatino-Rimini andata e ritorno.
Martino Manzi detto Martignòn, era nato a Perticara il 15 febbraio 1836.
Martino “fu sempre inquieto e turbolento”. A vent’anni si sposa ma non mette la testa a posto. Capo sorvegliante delle miniere sulfuree di Perticara, sergente furiere della Guardia Nazionale, nel 1859 partì volontario per la seconda Guerra d’Indipendenza, insieme a molti altri patrioti di Perticara, repubblicani come lui. Era uomo di fiducia del direttore delle due Miniere, Pietro Pirazzoli.
Per oltre vent’anni tenne una vasta zona dell’alta Valmarecchia sotto pressione con la minaccia di rappresaglie sotto il tiro della sua doppietta o quella dei suoi banditi. Di lui se ne raccontano tante che è perfino difficile elencarle tutte. “ Al suo tempo – si legge nelle memorie di don Bertozzi – impera il partito repubblicano, e Martignone aveva costituito un gruppo di uomini d’intendimenti repubblicani, pronto a tutto. Anche i fratelli Giovanni e Davide facevano parte di questo gruppo, che, guidato da Martignone, dovunque passava, portava il terrore.
Dopo una festa a Sant’Agata Feltria che finì nel sangue: l’uccisione di tre carabinieri, Martignone divenne uccello da rapina, protetto dalla sua banda e coperto dall’omertà della popolazione che lo temeva. Fu presto sconfessato anche dai Repubblicani. Sul capobanda si pose una taglia di mille lire. Fu ucciso dai suoi stessi compagni la sera del 19 novembre 1872 in un castagneto della zona.
L’odore dello zolfo mette al centro la tragica vicenda del violento assassinio dei tre Reali Carabinieri da parte di Martignon e della sua banda. Ma fu solo una questione di Martignon e della sua banda? O fu una rivolta di un popolo esasperato? Il volume di Cangini è frutto di un accurato lavoro di ricerca negli archivi ma anche di una messa in discussione di stantii e fuorvianti luoghi comuni. La presentazione del libro sarà a cura di Fioretta Faeti, Lorenzo Valenti e Maria Letizia Valli. Seguirà rinfresco.
L’odore dello zolfo (euro 15,00) inaugura la produzione della casa editrice santagatese Oasistore. È possibile prenotare il libro e anche il proprio posto per la presentazione usando il link: https://oasistore.com/it/un-nuovo-progetto-oasistorecom-pubblica-il-suo-primo-libro“.