SAN CLEMENTE – LA NOTA
– E adesso lasciatemela respirare questa boccata di aria fresca. Forse troppo impegnati nel nostro piccolo orto, forse abituati alla resa o rassegnati all’impotenza nei confronti di ogni palazzo nemmeno ci siamo accorti che a San Clemente stava succedendo qualcosa di diverso.
Finalmente. Amministratori, uomini politici, più maturi di molti dei loro elettori, hanno fatto il proprio dovere e non capendo che cosa stesse succedendo il quell’inesplorato girone dantesco che sembrava essere l’ufficio tecnico comunale hanno deciso di denunciare.
Lì, un fantasma moderno e tecnologico, dopo aver carpito la password, ha deciso un bel giorno di fare un regalo a un non meglio precisato cittadino ampliandogli, così per fare qualcosa, una grossa area edificabile. Ebbene, udite udite, la giunta sanclementese che da tempo sta lavorando alle aberrazioni del vecchio Piano regolatore, accortasi del problema ha preso di petto la cosa ed ha denunciato il fatto ai carabinieri.
Mica lo fanno tutti, mica lo avreste fatto tutti. E ancora minimizza Christian d’Andrea quando gli si chiede qualcosa di questa vicenda: “Abbiamo solo voluto fare chiarezza in un episodio che resta poco chiaro e quindi abbiamo presentato un esposto contro ignoti. In questo modo abbiamo anche protetto il Comune da possibili pesanti richiesta di risarcimento danni”. Ma modificare il disegno di un Prg non è solo un episodio poco chiaro, e inoltre per poterlo fare qualcuno ha dovuto accedere a un programma utilizzando una propria password.
Se questa era a conoscenza di tutto l’ufficio, che significa? Tutti colpevoli e quindi nessun colpevole?
“Noi abbiamo fatto il nostro dovere – continua D’Andrea -; c’è chi è deputato fare chiarezza sulla vicenda mentre per quanto riguarda l’amministrazione continueremo nell’opera di trasparenza iniziata”.
Un’opera che impegna molte energie da tanto tempo, che ha un po’ bloccato il Comune, incalzo. E risponde il sindaco: “Bloccato il Comune non direi. Nel 2008 verranno realizzate quattro opere molto importanti per la vivibilità del paese. Verrà concluso l’iter per l’importante progetto dell’asilo nido assieme a Misano Adriatico; daremo vita al Piano strutturale comunale (Psc), un nuovo Prg che sostituirà il vecchio ormai esaurito integrandolo con una scelta armoniosa dei servizi. In particolare verrà completata la nuova scuola elementare e verrà messa in sicurezza la via Tavoleto con marciapiedi e piste ciclabili. Inoltre verranno ultimati i recuperi dei centri storici di San Clemente e Castelleale”.
Una delle schifezze peggiori partorite in questi ultimi anni è sicuramente l’area industriale di Sant’Andrea in Casale.
“Stiamo già cercando di migliorare la situazione per quanto possibile. Abbiamo rivisto gli indici di urbanizzazione cercando una dovuta perequazione, abbiamo spostato aree edificabili all’interno dei comparti produttivi raggruppandole in un unico insediamento più facile da servire con le opportune infrastrutture. Abbiamo chiesto alla Provincia di Rimini che sia messa mano al progetto della viabilità senza la quale quella zona non ha futuro e va ripensata” .
Continuo ad incalzare il giovane sindaco ricordandogli la questione “Ghigi”. Gli scappa un sorriso amaro ma non si sottrae: “Attualmente è un’azienda in crisi che ha mostrato la volontà di rivedere gli accordi. Il suo futuro nell’area industriale dipende da una politica aziendale seria e da garanzie occupazionali credibili. Per adesso il Comune di San Clemente non è disponibile a ulteriori insediamenti all’interno del comparto che non siano strettamente necessari alla sopravvivenza dell’ azienda”.
Che significato abbiano le parole equità e trasparenza nell’amministrazione per D’Andrea: “Mi fanno pensare a quelle che dovrebbero essere le linee guida che dovrebbero essere comuni a tutte le amministrazioni. Noi ci stiamo provando, con un lavoro assolutamente trasparente. Sono possibili errori, ma mai in mala fede”.
Tornando alla questione iniziale, quella della denuncia contro ignoti gli chiedo se sia orgoglioso di quanto ha fatto la sua amministrazione e se si senta sollevato. Da politico consumato D’Andrea dice: “Ribadisco piena fiducia all’ufficio tecnico. Noi non abbiamo accusato nessuno. Non mi sento né sollevato, né preoccupato”. Ma la vicenda ha avuto un seguito che la stampa ha raccontato”.
di Claudio Casadei