TRADIZIONI
di Claudio Casadei
– Era così bella la sala del teatro dl Centro polivalente di Sant’Andrea in Casale sabato 31 maggio. Piena di poeti e di affezionati amici molti dei quali, da sedici anni, tornano da noi per assistere alla serata clou del premio di poesia dedicato a Giustiniano Villa. E oltre ai vecchi amici, che vedi una volta all’anno ma ti regalano un saluto e ti stringono la mano quasi fossi uno di famiglia, ci sono i nuovi poeti che ti chiedono se sei quello che rispondeva al telefono e se si trovano nel posto giusto.
Anche il tramonto e il cielo erano belli, sparita la cappa umida del pomeriggio una brezza frizzante rendeva meno pesante l’attesa dell’ inizio dello spettacolo. Sì sì, spettacolo! Sarà che ogni “scarafone è bello a mamma soya”, ma io questo premio lo adoro. Ha superato tante difficoltà, sarà per questo che sta crescendo. Sedici anni di vita, 28 poesie ( sei in più dello scorso anno), 14 zirudele, molte delle quali davvero belle, almeno cinque nuovi partecipanti, una giuria speciale e almeno centocinquanta persone fino a ora tardissima ad ascoltare rime nei dialetti di tutta la Romagna.
Che bello poterlo scrivere ancora una volta. Il bello (ma non troppo) è che nel Riminese di premi di poesia non ce ne sono più oltre al nostro. Il bello è che mentre tutti gli altri hanno avuto aiuti più o meno importanti dalle istituzioni superiori questo piccolo premio ha avuto solo la fiducia delle varie amministrazioni succedutesi a San Clemente in questo periodo. Lo hanno lasciato scorrere nell’ambito del Com’ una Volta mantenendo la sua caratteristica principale di indipendenza e libertà.
La giuria poi vede da sedici lunghi anni al suo timone il professor Piero Meldini, una delle personalità più importanti della cultura italiana, la professoressa Grazia Bravetti studiosa di Giustiniano Villa e Il dottor Luciano Giudi, medico a Longiano e indispensabile dicitore per i dialetti di quelle zone. Poi il professor Angelo Chiaretti, sempre disponibile per la sua Valconca, il professor Oreste Pecci, che scrive anche zirudele; e la professoressa Maria Pia Rinaldi, il dottor Maurizio Casadei, il misanese Giuliano Volpinari, Rita Gennari e chi vi scrive.
A tutti va uno speciale grazie: sembra impossibile, ma alla fine ogni anno ci si arriva per il rotto della cuffia, compiendo veri e propri tour de force. Sono onorato della collaborazione data praticamente in forma gratuita al nostro concorso di persone tanto importanti che mi onoro di potere considerare amici.
Quest’anno ha vinto la signora riminese Lidiana Fabbri con “La porta verta” e al secondo posto ( per la prima volta in sedici edizioni un sanclementese) Pierino Falcinelli con “Ad scapazòn burdel”. Terzo Marino Monti forlivese abituato da anni ai piazzamenti con “Pinsir”. Segnalate le posie “In Tla Risaca” del cervese Luciano Fusconi, “Cunzèrt”di Gasperini Antonio da Montiano e “Palunzein Culurè” del riminese Vincenzo Baietta.
Fra le zirudele ha vinto l’ingegner Franco Ponseggi di Bagnacavallo, vincitore del premio di poesia dello scorso anno, con “A so cuntreri” specchio fedele della maturità del nostro popolo di fronte ai temi dello sviluppo ed è stato ancora una volta segnalato “l’operaio” (la definizione è sua) Mauro Vannucci con “Aò vint la lotèria”, un sogno in dialetto che s’infrange poi con la sveglia del mattino che riporta tutti alla realtà.
Ecco, appunto il ritorno alla realtà! Il premio di poesia è finito e la speranza è di arrivare a scrivere qualcosa anche per la 17^ edizione. E adesso il Com’ una volta una festa speciale che nonostante qualche remata contraria porta a San Clemente centinaia di persone. Quest’anno le frazioni di san Clemente si contenderanno il palio sfidandosi a chi farà i migliori “Quadret s’i Psarel” Ma gli stand, come ogni anno sapranno stupirvi con piatti della tradizione romagnola preparati con straordinaria perizia. E mentre gusterete i piatti delle azdore clementine potrete ascoltare i poeti a declamare le proprie poesie e leggerle nel libro ove sono raccolte, che sarà a disposizione di chi vorrà comprarlo durante la festa e successivamente interpellando il comune di San Clemente. L’appuntamento è nel primo week end di giugno, 7 e 8, e se avrete la sfortuna di leggere questa pagina in ritardo avrete perso un’ occasione per ingrassare di un chilo, ma potrete comunque perderne un altro muovendovi alla ricerca della poesia dialettale.
IL PALIO GASTRONOMICO
I vincitori
1993: SANT’ANDREA
1994: SANT’ANDREA
1995: SANT’ANDREA
1996: CASTELLEALE
1997: AGELLO e SAN CLEMENTE
1998: SAN CLEMENTE
1999: AGELLO
2000: SANT’ANDREA
2001: CASTELLEALE
2002: SANT’ANDREA
2003: AGELLO e SAN CLEMENTE
2004: SAN CLEMENTE
2005: Non disputato
2006: SAN CLEMENTE
2007: SAN CLEMENTE