– Il tempo: il periodo è l’ottobre del 2007. Il luogo: il piccolo altopiano delle Manie vicino a Finale Ligure. E’ qui, a due passi dal mare e tra il verde della Liguria che si svolge una manifestazione di Mountain Bike che è ormai un classico per chi ama questo genere sportivo: La 24H OF Finale. Un giorno intero, dal suo primo al suo ultimo minuto, a pedalare senza sapere che evoluzione avrà il tempo, che cosa si mangerà, dove e come si dormirà. Inoltre, nella ultima edizione, un tempo inclemente e un vento fortissimo avevano sconsigliato la partenza a tanti atleti arrivati fin li per partecipare.. Ma la gara ha un suo speciale fascino e comunque molti altri hanno voluto sfidare la forza del vento e le intemperie di un tempo bizzarro. Nata nel 1999 La 24H OF Finale è diventata il punto di riferimento nello sport outdoor per il suo stile unico, a metà tra un ‘happening’ e una competizione Mountain Bike. Musica, cibo e tanta fatica ma la speciale possibilità di potere dire ” io c’ero” hanno spinto anche il team composto da Marco Mengozzi, Denis Migani, Marco Calise, Raffaele Bartolini, Claudio Amadei, Sandro Santini, Sergio Tombini, Luca Serafini. Alla fine ha vinto il team dei Bossini Folli ad aggiudicarsi la vittoria assoluta della decima edizione della 24H di Finale dopo una lunga battaglia con il team tedesco Supernova, terzi classificati gli americani del Team Nasa Niner, vincitori anche del titolo Intergalattico a bordo di biciclette Single Speed. Nella categoria Solo maschile si è imposto Thomas Windhalm sul vincitore dell’edizione 2005 Marcel Knauss. Ha ripetuto la vittoria del 2007 la tedesca Silvia Mueller nella SOLO femminile seguita dall’americana Rebecca Tomasrewski e Ausilia Vistarini entrambe singlespeeders. La 24 ore di Finale, visti i nomi dei partecipanti e dei vincitori, è ormai la più importante competizione d’Europa di questo genere. Ma per l’undicesima edizione i nostri eroi si stanno preparando meticolosamente e giurano che sarà dura per tutti. Vedremo, male che vada se il premio non sarà il gradino più alto del podio potrà sempre essere una anno intero per raccontare nelle escursioni casarecce un avventura vissuta da protagonista: gli amici sono avvisati. O parteciperanno anche loro, o dovranno ascoltare pedalando nel Conca in silenzio.
di Claudio Casadei