Mario Lugli con Emma Petitti, presidente dell’Assemblea della Regione Emilia Romagna
di Edmo Vandi
Addio a Mario Lugli, il regista di “In zir par la Rumagna”
Mario Lugli è stato il compagno, l’amico, il collega con il quale ho condiviso per diversi decenni l’esperienza di VGA Telerimini. Dalla metà degli anni ‘60 fino a poche settimane fa siamo stati in sintonia accumunati da ricordi e nostalgie di tempi quando con il compianto Marco Magalotti ci si attivava insieme per realizzare il Telegiornale (seguitissimo) che andava in onda ogni sera alle ore 19,30. Mario e Marco avevano ideato inoltre “In Zir par la Rumagna” un format copiatissimo ancora oggi da famose emittenti generaliste. Ultimamente lo chiamavo al telefono di casa (non aveva cellulare) per sentire come stava. Rispondeva subito con un ”eeedmo !!” intavolando subito una conversazione che partiva dai ricordi degli anni d’oro vissuti insieme senza mancare di prospettare nuove collaborazioni da porre in atto anche ai giorni nostri. (L’ultima intervista alcuni mesi fa sulla mia personale conoscenza del bolognese Gualandi inventore della famosa “Carbonara”). La sua perdurante attività, nonostante il male che lo torturava, ripeteva la triste esperienza del suo amico fraterno Magalotti quando anch’egli continuava a lavorare per non pensare e non “sentire” la morsa del male che lo attanagliava. I due eventi che hanno segnato tragicamente la vita di Mario sono stati la morte di Marco e della propria moglie “la Rina” dalla quale non si distaccava un minuto. Senza figli ha vissuto in simbiosi con l’attività che lo ha legato indissolubilmente a quella realtà locale alla quale con la sua telecamera forniva un’attenta e consapevole testimonianza. Con Mario mi scompare un amico vero, molto di più di un ex collega, un testimone con il quale continuare a condividere una passione che ci aveva visti interpretare le principali vicende delle nostre città.
Ciao Mario, mi commuovo se penso che mi mancheranno i tuoi “eeedmo