La Red Bull ha l’hospitality più bella della MotoGp. una villa di due piani che si fa ammirare anche se è stata posta in un angolo; appena dopo l’ingresso dei box a destra. Chi scrive tutte le volte che si celebra la MotoGp la va a visitare. Come sempre, viene stoppato con gentilezza all’ingresso, dopo aver percorso la passerella. Ci sono sempre dei giovani studenti. Il ragazzo di quest’anno, alto, ricciolo biondo, occhi azzurri, studia ingegneria ambientale: “Guardi non si può entrare; è solo per gli ospiti”. Ma chiacchierare aiuta le relazioni umane: “Di dov’è? E’ uno studente vero? Le piace quello che fa? Sa, da giovane sono stato un anno in Germania…”. Il ragazzo ti invita: “Vuole bere o mangiare qualcosa?”. “No, grazie. Sono a posto”. Insomma, una lezione dalla quale c’è sempre da imparare”. In Formula1, la Red Bull, almeno in Europa, viaggia con un’hospitality grande il doppio.
Un’altra tappa d’obbligo si fa sempre in casa-ospiti della Pramac. L’organizzata e vincente scuderia toscana ti accoglie alla toscana: gentili e disponibili. Volendo, ci si può fermare anche a bere e mangiucchiare qualcosa. Lo scriba, con educazione dice di no, ma metterli alla prova è adolescenziale ed emozionante.