L’Amerigo Vespucci a Riccione nella poesia di Mario Tonini*
Nave Amerigo Vespucci gioiello d’Italia.
Si vede la corvetta e poi l’incrociatore,
il cacciatorpediniere ed altro ancora,
tutte quante navi spinte dal motore,
di tanti marinai ne sono la dimora.
Una dimora che può restar nel cuore
come al mattino la luce dell’aurora,
quella luce che per prima il Tricolore
saluta e poi lieve si posa sulla prora.
Senza tempo, ai cuori sa parlare,
vele bianche sono il Suo mantello,
la nave Vespucci tutti sa ammaliare.
Il vento la spinge e gli è fratello,
così il silenzio e l’onda del mare,
l’Italia onora Questo Suo Gioiello.
Questa gran bella nave fa onore
alla Nostra Italia. Così affascinante
quale la Donna che ti prende il cuore
la vorresti per te come un’amante
ma Essa fugge, appartiene al mare,
tutta, come Lui nessuno la può amare.
*Marinaio di leva, musicante nella Banda Centrale della Marina Italiana dal novembre 1958 al dicembre 1960