Emilia Romagna, prima in Italia per il cibo Dop e Igp.
L’assessore Mammi: “Risultati straordinari, siamo il cuore agroalimentare del Paese”
Rapporto Ismea Qualivita 2022. Crescita del 12% rispetto al 2020/21. In regione le prime tre province italiane nel settore: Parma (+7,2%), Modena (+16,9%) e Reggio Emilia (+21,4%)
“L’Emilia-Romagna è il cuore agroalimentare del Paese: il Rapporto Ismea Qualivita mette ancora una volta in evidenza il sistema di filiera organizzato del nostro territorio, che sa produrre cibo straordinario e di qualità, buono e sicuro, che esportiamo in tutto il mondo. Di questo vanno ringraziati gli agricoltori, i produttori, le imprese agroalimentari del nostro territorio”.
Commenta con soddisfazione, l’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi, i dati del Rapporto 2022 che evidenziano come l’Emilia-Romagna sia la prima Regione italiana per impatto Dop e Igp del cibo, con un valore attestato sul cibo a 3,1 miliardi di euro (e una crescita del 12% rispetto al 2020/21) che diventano 3,6 miliardi complessivi, se sommati al vino.
In regione, ci sono le prime tre province italiane per produzione di cibo Dop e Igp: Parma con 1,3 miliardi di euro (+7,2% in variazione al 2020/21), Modena con 706 milioni di euro (+ 16,9% rispetto al 2020/21) e Reggio Emilia con 649 milioni di euro (+ 21,4% rispetto al 2020/21).
“Si tratta di risultati straordinari nella produzione di cibo a Indicazione Geografica, che sul nostro territorio, dice questo Rapporto, impatta per il 31% dell’intero comparto agroalimentare. Direi che possiamo parlare a pieno titolo di Dop Economy dell’Emilia-Romagna, con risultati straordinari”.