È nato nel 2020, nel Natale più difficile. Oggi il Panettone Romagna, lettura e interpretazione, tra tradizione e innovazione, del dolce da sempre su tutte le tavole del 25 dicembre, diventa il protagonista anche delle feste 2022. Una ricetta basata sulle materie prime del territorio romagnolo, da quelle della Valconca a quelle di Cesena, per arrivare al sale dolce di Cervia.
Le vie del gusto sono ormai globali e il Romagna lo ordinano online da Francia, Germania e dalla Svizzera, dove entra nei menù dolci di alcuni ristoranti del Canton Ticino e quello dei Grigioni. Dall’estero le più richieste sono le confezioni in cui il panettone è avvolto in due tovagliette assolutamente autoctone, caratterizzate dalla stampa color ruggine tipica della tovaglia romagnola o da quella con tonalità virate al blu. Gli italiani invece amano maggiormente la confezione più legata alla tradizione del Natale nel nostro Paese, con il panettone presentato all’interno della classica cappelliera. Tutti i materiali del packaging sono riciclabili e green.
E sui più di mille panettoni già sfornati dal Garden e scelte da chi ama l’alta pasticceria, il Romagna divide il podio della tipologia maggiormente apprezzata insieme al panettone tradizionale: 30% d’acquisti per entrambi . Mentre, chi ama le sue versioni innovative si orienta su creazioni quali, amarene e cioccolato nero o ai frutti di bosco. Con loro le due novità ad edizione limitata create quest’anno da Enzo Tagliaferri: cioccolato bianco e bagno di liquore Strega e un’interpretazione gourmand ispirato alla Sacher Torte, con cioccolato fondente e albicocca.
Il Panettone Romagna, creazione nata dalla ricerca “dolce” dell’atelier della pasticceria di Morciano, fondato nel 1989 da Enzo Tagliaferri e Claudio Castiglioni, rispettivamente maestro pasticcere e manager organizzativo e commerciale del Garden, deve il suo successo alla sua ricetta 100% territoriale. Farina di grano tenero tipo 00 e burro di latteria italiani, tuorli d’uovo da allevamenti a terra del territorio, zucchero semolato, lievito madre naturale di frumento (25 anni d’età), acqua, cubetti canditi di pesca nettarina di Cesena, miele di tiglio di Montescudo (Azienda Dettori), latte in polvere e pasta d’arancio. A dare un lieve tocco di sapidità, in grado di sposarsi con l’acidità al palato della pesca nettarina: il sale dolce di Cervia. Pezzature del panettone solo da 1 kg.
“Per il pasticcere il panettone è sempre una sfida. È un dolce difficile da realizzare. Preparazione, lievitazione e cottura, devono sempre trovare un equilibrio perfetto tra loro. È un dolce interpretato in modo innovativo da tanti grandi maestri pasticceri di ogni regione italiana, che leggono in modo differente dal passato, storia e tradizione dello straordinario panettone classico milanese. Per il nostro panettone abbiamo scelto solo materie prime della nostra Romagna e pensiamo di avere realizzato un dolce, forse inconsueto, ma con un’identità di profumi, sapori, gusto, in grado di fare esprimere al meglio le grandi materie della nostra terra, anche in pasticceria”, ha spiegato Enzo Tagliaferri.