di Stefano Caldari, candidato a sindaco per il centro-destra alle ultime elezioni comunali
“Il lupo non perde nè il pelo, nè il vizio.
Dopo soli 6 mesi al governo della Città, l’Amministrazione targata PD ha subito dato sfogo al suo più grande talento: alzare le tasse.
Il mantra “tassa e spendi”, alla prima pagina del manuale del bravo amministratore di sinistra, è stato applicato alla lettera fin dalle prime settimane dall’insediamento, nascondendosi dietro all’aumento dei costi energetici.
Dopo le spese faraoniche per gli eventi di San Martino e di Natale (la cui riuscita è ampiamente discutibile) la maggioranza ha ben pensato di effettuare una variazione di bilancio per coprire le maggiori richieste di Hera.
L’anno prossimo non ce ne sarà più bisogno: verranno chiesti direttamente più soldi ai Cittadini per pagare la multinazionale di Bologna.
Hera chiede, il Comune risponde, i Riccionesi pagano.
Gli aumenti della TARI (la tassa sui rifiuti) arrivano infatti al 7%, un duro colpo per le famiglie e le imprese.
Ma attenzione: gli aumenti delle tasse non sono egualmente distribuiti: si è, come al solito, voluto colpire chi produce perchè si dà per scontato che possa permettersi conti più salati.
Oltre alla TARI infatti è sensibile l’aumento dell’imposta di soggiorno, soprattutto per i campeggi, che aumenta del 150%, colpendo proprio un settore in espansione e che ha da poco attratto ingenti investimenti e che rappresenta un mercato turistico strategico.
Questi due aumenti inoltre, senza garanzie di tentativi di recuperare l’evasione, avranno come unico risultato quello di tassare ulteriormente gli onesti, facendo pagare di più a chi le tasse già le paga senza colpire gli evasori.
L’Assessore Nicolardi parla di “patto con i Turisti” ai quali andrebbe restituita, sotto forma di manutenzione ed eventi, l’imposta di soggiorno.
Ma il bilancio da lacrime e sangue che si accinge a portare in Consiglio, prevede tagli a tutti i settori, altrochè restituzione: meno 300mila euro al turismo e alla cultura (alla faccia del patto), meno 100mila euro alla Polizia che dovrà anche aumentare di 10 unità l’organico, rendendo impossibili gli investimenti promessi in termini di dotazioni tecnologiche.
Le opere pubbliche, decantate durante la seduta della 1a Commissione, sono incerte e precarie nella loro possibilità di essere realizzate.
Da una parte si legge che 1 milione dell’imposta di soggiorno sarà dedicata a viale Ceccarini, ma dall’altra che l’intervento avrà necessità di ulteriori 4 milioni di contributi, di non meglio precisata provenienza.
Vorremmo quindi sapere dall’Assessore competente se si tratti di certezze o di promesse, se non addirittura di semplici speranze.
Nel dubbio, intanto, pagate.
In buona sostanza avremo meno investimenti sul turismo, sulla cultura, sulla sicurezza e pagheremo più tasse e di più ne faremo pagare ai nostri Ospiti.
Ora la possiamo dire con certezza: è tornato il PD con le mani nelle tasche dei cittadini”.