“Tessere i sogni” a Villa Franceschi, la mostra Luca Barberini prorogata al 10 aprile.
“Visti i positivi riscontri e l’interesse del pubblico per il percorso espositivo che ha permesso ai visitatori di conoscere il linguaggio del mosaico contemporaneo attraverso lo sguardo dell’artista Luca Barberini abbiamo scelto di prorogare l’apertura di questa bellissima mostra, che ricordo essere ad ingresso libero, fino alle festività pasquali – ha spiegato Sandra Villa, assessora alla Cultura del Comune di Riccione –. Una mostra importante che abbiamo inaugurato durante gli eventi per il compleanno di Riccione che è stata anche inserita nella prestigiosa VII Biennale di mosaico contemporaneo che si è tenuta nei mesi scorsi a Ravenna e che diventando per la prima volta un evento di sistema ha coinvolto alcune importanti città dell’Emilia-Romagna, tra cui Riccione e che ha permesso di puntare i riflettori sulle più originali produzioni di artisti come quelle di Barberini”.
La mostra è composta da una serie di opere quasi tutte inedite, realizzate dall’artista Luca Barberini (1981), mosaicista di fama nazionale e internazionale, una delle voci più significative della sua generazione, che vive e opera a Ravenna.
Formatosi artisticamente, raccogliendo un’eredità antica e plasmandola con sensibilità moderna, Barberini ha rinnovato il codice visivo e simbolico del mosaico attraverso l’utilizzo di linguaggi contemporanei che spaziano dall’attualità giornalistica, al cinema, alla grafica, al fumetto, alla fotografia.
Le opere esposte a Villa Franceschi fanno parte della sua più recente produzione dedicata al tema del sogno e rievocano le visioni notturne che affollano la mente dell’artista durante il sonno. Immagini che tuttavia popolano anche il nostro subconscio e fanno parte di un’esperienza comune nella quale ognuno di noi può riconoscersi.
Con queste schegge oniriche l’artista crea una narrazione in cui si muovono, insieme ad altri, personaggi ricorrenti che formano la galleria dei sui soggetti prediletti. Un grande paesaggio compositivo, ricco di suggestioni, che affascina e avvince. Per l’omaggio a Riccione, nell’anno del suo Centenario, Luca Barberini sceglie uno dei suoi temi favoriti. Nell’opera Folla n.12 Riccione 100enario, il grande affresco della vacanza si anima di una marea di bagnanti, piccole tessere multicolori. Il mare è una tavola piatta, il sole accecante si leva dalla sabbia. Le saraghine, intrise di olio solare, hanno acquistato la parola e si immergono in un vociare incessante. Sirene marine hanno dimenticato il canto e ammaliano con nuovi corpi abbronzati, distese su languide brandine. Piccole storie sotto gli ombrelloni variopinti. La vita scorre leggera nel tempo sospeso dell’estate. Sulla superficie del mare, sotto un volo di uccelli multicolori, galleggiano quiete le barche adriatiche, accanto a oniriche creature marine che incombono gigantesche. L’artista racconta, con il suo personale lirismo icastico e multicolore, atmosfere, personaggi, luoghi e ambienti caratteristici di una città balneare che sa sognare il suo presente e il suo futuro. Un passato rievocato nella figura del suo Patrono San Martino, sul cavallo scalpitante, che si immerge in un groviglio umano, una folla intenta a godersi le ferie nella città dei sogni.
La mostra Tessere i sogni di Luca Barberini, promossa e realizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Riccione in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e Cultura del Comune di Ravenna è a cura di Sara Andruccioli e Paolo Trioschi.
La mostra, a ingresso libero è visitabile fino al 10 aprile 2023 nei seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00 (chiusa il lunedì tranne i festivi).