Corrado Mignani, produttore di spumante con metodo classico in Misano Adriatico.
Una cantina presa in prestito da un amico, tanta passione e studio, la possiamo vedere oggi narrata in questa piccola galleria fotografica e in un video presentato dalla voce stessa del produttore. Un regalo prezioso quello che ci giunge, dalla frazione Villaggio Argentina, e dal Mignani che riesce a tenere informati i lettori sulla sua proposta e sulle scorte di tante bottiglie di eccellente qualità.
Corrado Mignani sa fare tutto. Perito elettro-meccanico, gli dai un attrezzo e ti tira fuori cose meravigliose. Ad esempio, un giorno acquista un catamarano. Ci mette le mani e si fa la sua barca che è un gioiellino, con la quale esce a pescare, anche d’inverno. Il mare, insieme ai vini, sono molto di più di hobby. Da 24 anni lavora nel Gruppo Tonelli (il fondatore sammarinese andava a scuola dai Salesiani a Rimini); prima era passato 18 anni in Scm e 5 nelle ferrovie. Sposato, ha due figli, Matteo ed Alice.
Per impegno professionale, una ventina di anni fa Mignani va spesso in Francia. Spinto da passione e curiosità visita le cantine dove si produce lo Champagne. Interessanti i marchi blasonati, ma ancora di più i piccoli produttori. Ma tutto resta ancora latente.
Ricorda: “Nei miei viaggi di lavoro in Francia inizio ad apprezzare le bollicine. Sette anni fa, vado a visitare delle cantine in Franciacorta, famose nel mondo per lo spumante metodo classico. Mi raccontano il processo di lavorazione. Sono folgorato ed inizio la mia produzione. Ora mi piacerebbe trasmettere la passione a mio nipote Enrico di 16 anni; spesso è con me in cantina a guardare e ad aiutarmi”.
Produce lo spumante con metodo classico (Champenoise) da 6 anni. La prima volta furono 210 bottiglie; oggi raggiunge le mille… E chissà in futuro. Come spesso succede a chi fa le cose con passione, professionalità e precisione, i prodotti vengono meglio di coloro i quali lo fanno come professione. Ferdinando Rossi è tra i più rinomati albergatori di Riccione. Titolare dell’albergo “Doge” (ha una cantina che è una boutique) è un cultore della civiltà del vino. Un pomeriggio si trova da un amico che gli propone di assaggiare lo “champagne” ricevuto in regalo. “Dai assaggiamolo; sono davvero curioso”. Dopo il brindisi: “Una meraviglia: non ha nulla da invidiare ai migliori vini che ho assaggiato nella mia vita. Ti dirò non bravo, bravissimo”.
Corrado Mignani si schermisce: “Lo faccio da naif; compro il vino da chi lo sa fare in Veneto, Marche ed Emilia Romagna. Ma mi piace farlo bene e sperimentare. Di solito uso i monovitigni, come il Pinot bianco, lo Chardonnay ed il Prosecco. Come detto, mi piace prendere altre strade. Così da tre anni compro la Rebola del podere Bianchi di Coriano e col metodo classico la spumantizzo. Con orgoglio coloro i quali sanno, dicono che è buona. Molto buona”.
Il misanese del Villaggio Argentina ha acquistato tutta l’attrezzatura, ma ogni operazione la fa a mano. Posiziona le bottiglie sul pupiptre (un banco inclinato di 45 gradi) e due volte la settimana gira le bottiglie di un ottavo. Completata la rivoluzione, il fondo si adagia sul tappo a corona che reca un alloggio di plastica che raccoglie lo scarto di fermentazione. Per toglierlo congela il collo della bottiglia per tre centimetri; la pressione espella il ghiaccio con il residuo. Ora avviene il rabbocco. Per ragioni di costi, la richiude col tappo a corona. Da qui due anni di affinamento in bottiglia prima di condividere l’avventura con gli amici.
Si diverte Mignani. Oltre ai monovitigni, ha creato della cuvée (miscele). Sono tre: E Gob (Pinon nero, Chardonnay e Glera); Corinne (Pinot nero, Pinot bianco e Chardonnay) e Manon (Pinont nero, Pinot bianco e Traminer.
E Gob sarebbe il soprannome di famiglia. Purosangue misanese, gli antenati erano mezzadri a Santamonica. Nel dopo-guerra, la famiglia si trasferisce al Villaggio, acquistando 5mila metri quadrati di terra. Da studente faceva le stagioni; prima al ristorante “Messicano” (raffinato locale nella Villa Del Bianco a Misano Mare), poi al Club Santamonica. E qui bisognava conoscere i vini.
Lo scorso novembre ha passato una serata magica. Addetti ai lavori, lo hanno invitato a Ponte sulle Alpi (Belluno) a far degustare i suoi vini con i formaggi. Alla fine dell’assaggio: “Tra i migliori vini che abbiamo mai bevuto”.
Legatissimo a Misano, Corrado, insieme a Daniela Sammarini, Patrizia Ciuffoli e Emilio Vandini, hanno pubblicato un libro che racconta la storia del Villaggio Argentina. Titolo: “Tra carriole ed un sac”. Un altro capolavoro, in tinta con i suoi spumanti col metodo classico.