– Altra tela di valore restaurata nella chiesa del convento di Misano Adriatico. Dopo il san Girolamo nel 2007, è la volta della tela che reca il beato Pietro Gambacorta da Pisa. La cerimonia di riconsegna del dipinto si è tenuta lo scorso 31 gennaio. Braccia aperte, il santo è inginocchiato. In primo piano un angioletto che sostiene un cartiglio con la scritta “in deus primis diligatur”. Come per il san Girolamo, l’opera di recupero è stata finanziata dalla Banca Popolare Valconca.
Il dipinto è inserito in una pregevole cornice intagliata e dorata creata ad hoc. Durante il lavoro di restauro si è accertato che il telaio è senz’altro originale; infatti, oltre ad essere della stessa essenza del legno della cornice, presenta uguale tipologia di lavorazione e pare ricavato dallo stesso tronco.
Grazie al restauro di Rossana Allegri, il quadro ha recuperato i colori originali ed una luce che avvolge il beato e l’angioletto, scoprendo la firma “Cortesius” e la data “1695”. Purtroppo non è stato possibile individuare né l’autore, né l’origine della tela medesima.
La chiesa del convento fino ai primi anni Cinquanta è stata la chiesa di Misano Mare. Nel sobrio e rigoroso interno sono conservate alcune opere d’arte di valore assoluto che indicano le importanti sostanze economiche di padre Natili, il fondatore del convento ai primi del ‘900. a e la sua Congregazione).
Si ritiene che con la lenta disgregazione della sua congregazione, padre Pietro Natili abbia rilevato le opere nei dintorni, facendole portare all’interno della chiesa fatta costruire a Misano.
Di Pietro dei Gambalunga non si hanno molte notizie storiche certe. (Pisa 1355 – Roma 1435), Nasce nel 1355 da nobile famiglia che per vicissitudini politiche è costretta a lasciare la città. Il giovane Pietro passa la fanciullezza a Verona e l’adolescenza in Urbino; nel 1369 la famiglia può rientrare a Pisa e va a ricoprire di nuovo importanti cariche pubbliche. Educato ai principi del cristianesimo, incline allo studio dei testi religiosi ed alla meditazione, Pietro come San Francesco abbandona gli agi familiari e dopo peregrinazioni in diversi monasteri nel 1380 fonda sul monte Cesana, poco distante da Urbino, il primo cenobio a cui segue l’istituzione della Congregazione dei Padri Girolamini dedicata a San Girolamo; nel 1780 i conventi erano oltre 90 sparsi in Italia ed all’estero. L’ordine viene soppresso nel 1933. Il beato si festeggia il 17 giugno.
Il convento
Il convento dei girolomini di Misano Mare risale ai primi del ‘900 ed è opera di Pietro Natili, un umbro dalla vita affascinante non meno che avventuorosa. In sintesi.
1842, 26 settembre – Pietro Natili nasce a Collestatte, Terni.
1858, 25 aprile – Entra nel noviziato dell’Ordine dei Gerolimitani.
1865, 15 aprile – Ordinato sacerdote.
1865 – Laurea in teologia. Studio di diritto al Collegio Sant’Apollinare di Roma.
1870 – Va all’estero per trovare aiuti per il suo Ordine.
1874 – Segretario della Nunziatura di Monaco di Baviera (anche a Vienna, quando?)
1890 – A Monaco fonda una comunità di pie donne per assistere poveri ed ammalati in nome della divina misericordia. Sarà il nucleo di due congregazioni religiose: le suore di San Francesco a Vierzehnheiligen (nella bellissima Bad Staffelstein) e le suore di San Francesco per le missioni. Natili godedi grande stima per la sua cultura, le iniziative assistenziali e terapie naturali grazie ad eccellenti conoscenze in erboristeria. Benestanti e nobili gli fomiscono denaro per le sue iniziative. Ma i suoi successi terapeutici provocano anche invidie, insidie e calunnie da parte dei medici, e perfino dei confratelli.
1900 – Accusato di pratiche abusive dell’arte medica, si ntira in Italia (forse espulso).
1900, 14 luglio – Natili chiede un raduno straordinario sul Monte Mario per riformare l’Ordine. Ma molti confratelli si rifiutano. Padre Natili chiede il permesso di fondare una chiesa e un seminario per formare i giovani nella vita di preghiera e nelle tradizioni dei padri.
1902 – La costruzione a Misano Mare è realizzata; ma il parroco si oppone alla creazione di una parrocchia.
1904 – Viene espulso dal proprio Ordine.
1905 – Non più in buona salute, chiede aiuto alla sua comunità di suore in Germania. Gli manda suora Rita Morath e una candidata per assisterlo.
1914, 16 febbraio – Padre Natili muore all’eta di anni 71.
18 febbraio – Funerale al cimitero di Misano Monte alla presenza di pochi fedeli tra cui due suore arrivate dalla Germania.
1916 – La salma viene trasferita e seppellita nella sua chiesa a Misano Mare.