– Lo scorso 30 maggio le Grafiche Gaspari che portano sul margine della modulistica prestampata il nome di Morciano in tutti i comuni d’Italia ha festaggiato i 90 anni di vita con una cerimonia pubblica alla quale hanno partecipato 246 invitati. Lavorare alla Gaspari fino a tutti gli anni settanta nell’immaginario collettivo significava essere una persona retta e capace. Chi entrava, anche titolato, iniziva dalla gavetta: il fattorino. Con il posto che passava di padre in figlio.
– La leggenda inizia al maschile nel 1913, quando il trentenne Emilio Gaspari, un marchigiano segretario comunale a Montegridolfo, intuì il valore e la funzionalità della modulistica per gli uffici comunali, fonda le Grafiche Gaspari. E si rafforza negli anni sessanta con Paola Bertagni Gaspari, fino ad allora casalinga di buona famiglia, una specie di Katherine Graham romagnola. L’americana eredita dal marito il Washington Post, il quotidiano americano che mandò a casa il presidente americano Nixon.
Il patriarca Emilio, morto nel ’45, ha tre figli maschi: Aldo, Aristide (morto nel ’52) e Geo. Tra i tre il timone di comando è preso da Aldo, che sposa nel ’35 Paola Bertagni, bolognese, figlia del re dei tortellini. Poteva evitare la Seconda guerra mondiale, ma se la fece con 6 anni di prigionia. Non sconfessò mai la sua fede fascista.
Il signor Aldo, come lo chiamavano i suoi dipendenti, muore improvvisamente nel ’67, a soli 56 anni. Lascia la moglie e tre figlie: Giovanna, Mimma e Teresa (quest’ultima, oggi, al timone di comando).
Poteva essere l’inizio della fine, ma due giorni dopo la morte del marito è nello stabilimento a cercare di capire: licenzia ed acquista macchine. E’ scontro con i dipendenti, ma giova all’azienda. Un suo ex, Giancarlo Avanzolini (lo era stato anche il babbo, la moglie ed il babbo della moglie) ricorda: “Era una fortezza di donna”.
Paola Bertagni Gaspari, la Graham romagnola, come donna alla testa di un’azienda fa notizia. Natalia Aspesi, un signor giornalista, nei primi anni settanta cronista al “Giorno” (allora tra i quotidiani più prestigiosi), ora firma a “Repubblica” la definì: “l’Indiavolata in fabbrica, si è scoperta dirigente d’azienda a 55 anni”. Fu anche tra i primi ospiti di una trasmissione che avrebbe fatto la storia della Rai, “Bontà loro”. Conduceva un certo Maurizio Costanzo.
Oggi la signora non c’è più. Al suo posto ci sono le 3 figlie, coordinate da Teresa, l’ultima. Nello stabilimento di Morciano lavorano una cinquantina di persone. Mentre la sede amministrativa dell’azienda è a Bologna.