In riferimento agli articoli pubblicati in questi giorni sull’ospedale di Novafeltria è doveroso precisare quanto segue
Nessun smantellamento né riduzione di servizi per l’ospedale Sacra Famiglia , al contrario siamo di fronte ad un potenziamento della risposta ai bisogni sanitari.
La rimodulazione in atto dei nodi della rete dell’emergenza urgenza prevista dalla riforma regionale di cui alla delibera 1206/2023 punta infatti a rafforzare il sistema delle cure territoriali prevedendo l’individuazione di due percorsi distinti nell’accesso alla cure d’emergenza e d’urgenza: il primo riservato alle patologie più gravi che resteranno in capo ai pronto Soccorso degli ospedali di primo e secondo livello, seguendo i percorsi già attivi e il secondo per quelle a bassa media intensità con l’istituzione dei Centri di Assistenza per l’Urgenza in diretto collegamento con i DEA di riferimento e con la rete dei servizi territoriali.
La riforma poi prevede nell’ambito dello sviluppo del DM 77/2023 che Novafeltria sarà anche sede dell’UCA (equipe medico infermiere di comunità) per la presa in carico di situazioni di particolare complessità assistenziale a domicilio: un ulteriore servizio di prossimità a favore della popolazione più fragile.
Già oggi, per volume e tipologia di accessi, il Punto di Primo intervento di Novafeltria si caratterizza sostanzialmente come risposta alle urgenze differibili; nell’anno 2022, infatti, su 8331 accessi complessivi i codici con urgenze differibili ne hanno rappresentato il 99%. I pochissimi restanti casi, presentatisi autonomamente al PPI, sono stati immediatamente centralizzati attraverso il servizio di 118 al DEA di Rimini.
Lo sviluppo della rete territoriale e del sistema di urgenza, approvato dalla CTSS nella seduta del 31 luglio scorso, prevede per Novafeltria un presidio H24 coperto da personale medico ed infermieristico adeguatamente formato e totalmente dedicato (diversamente da quanto accade ora), in grado di garantire accessibilità, tempestività di cure e continuità dei percorsi assistenziali.
Un ulteriore consolidamento è il mantenimento dell’auto medica presso l’Ospedale di Novafeltria e nell’ampliamento, già attivo dall’1 giugno scorso dell’orario di operatività del servizio di elisoccorso Romagna (attivo dall’alba al tramonto). Pertanto il sistema complessivo di risposta alle urgenze, sia indifferibili che differibili, è pienamente in linea con le norme di riferimento nazionali e regionali.
Ed è proprio sul territorio dell’Alta Valmarecchia che l’Azienda USL della Romagna ha approntato un importante piano di programmazione volto a potenziare i servizi sanitari e socio sanitari. Ricordiamo fra questi interventi, la realizzazione della Casa della Comunità, inaugurata lo scorso 4 luglio (investimenti per circa 1 milione di euro), la costruzione di n. 12 posti letto di Ospedale di Comunità (Os.Co), e, in quanto area disagiata, una delle 2 Centrali Operative Territoriali (COT) previste per il distretto di Rimini. Tali lavori, attualmente in avanzata fase di esecuzione, nei prossimi 3 anni (fondi PNRR) prevedono investimenti complessivi per un totale di oltre 4 milioni di euro.
L’Alta Valmarecchia inoltre è il primo territorio del Distretto di Rimini in cui è stata avviata la sperimentazione sull’Infermiere di Famiglia e di Prossimità; è attivo un ’ambulatorio di psicologia di comunità e si sta gradualmente sviluppando l’attività di Telemedicina (Progetti Strategie Nazionali Aree Interne). La casa della Comunità di Novafeltria è inoltre la sede della Provincia di Rimini con il maggior numero di pazienti cronici in gestione integrata (ambulatorio integrato tra infermiere della cronicità, MMG e specialista); nel 2022 sono stati presi in carico n. 429 pazienti con oltre 2000 prestazioni.
Infine l’attività ospedaliera nella rete provinciale, e in particolare su Novafeltria, è in netta crescita, così come in tutta la rete Aziendale, per effetto dei progetti di efficientamento dei percorsi di presa in carico dei pazienti urgenti e dei pazienti chirurgici. Nell’ambito dell’attività chirurgica assistiamo ad un aumento progressivo nel corso degli ultimi anni (2019 – 2023). Il potenziamento della piattaforma chirurgica di Novafeltria sulla bassa/media complessità, sulla base del progetto aziendale HPR (“Healthcare Process Reengineering per il miglioramento continuo del percorso chirurgico dell’Azienda USL della Romagna”), ha infatti consentito fin dal 2021 di recuperare e superare del 27% il livello di produttività preCOVID. Questo sfidante obiettivo è frutto del quotidiano impegno delle équipe che hanno contribuito a rendere l’Ospedale di Novafeltria un riconosciuto punto della rete sanitaria del distretto e dell’azienda.
L’Azienda USL della Romagna attraverso questo importante sviluppo della rete integrata dei servizi, assicura e tutela il fondamentale diritto alla salute dei cittadini, garantendo prossimità e qualità dell’assistenza nel rispetto dell’appropriatezza dei livelli assistenziali.