Rimini, in 24mila a scuola.
I numeri
Saranno più di 24 mila gli studenti riminesi (da 0 a 19 anni) pronti ad iniziare il nuovo anno scolastico 2023/2024. Anche se ancora non sono state formalizzate tutte le iscrizioni nei diversi ordini e gradi, è possibile dare già qualche numero di partenza.
Partendo dalle e dai più piccoli, saranno 923 ad iniziare l’anno nei nidi del sistema pubblico/privato riminese (0-3 anni), 2.817 le gli alunni più grandi che passeranno alla scuola per l’infanzia (3-6 anni), 5.260 le e gli iscritti alle scuole primarie di primo grado (le elementari), 2.727 quelli delle secondarie di primo grado (le medie). Sulle scuole secondarie di secondo grado (le superiori) i numeri non sono ancora ufficiali, ma dovrebbero essere più di 12 mila le e gli studenti ad essere sui banchi il primo giorno di scuola.
Sessanta posti Nido in più, torna la sezione lattanti
Grazie alle misura comunale della gratuità e del sistema di abbattimento delle rette nel sistema pubblico privato, in sinergia e linea con le altre misure nazionali e regionali, è stato possibile aumentare il numero di posti nel sistema pubblico/privato riminese.
Nel corso degli ultimi 12 mesi hanno aperto nuovi nidi privati ed oggi, rispetto ad un anno fa, saranno circa 60, complessivamente, i posti in più attivati per l’anno scolastico 23/24. Tra questi, da segnalare la nascita di due nuovi nidi privati, la riconversione a nido di alcune scuole per l’infanzia private, e l’aumento di tutti i posti nelle strutture private (overbooking) per un totale di circa 40 posti in più. Più in generale si sta osservando l’aumento di richiesta di posti nella fascia di età dei nidi, a fronte di una contrazione per quelle della scuola di infanzia.
Il Comune inoltre acquisirà ulteriori 5 posti per i lattanti che verranno assegnati per lo scorrimento della graduatoria nel mese di ottobre.
I numeri dei nidi e delle scuole di infanzia comunali
Sono 10 i nidi riminesi a gestione diretta comunale, per un totale di 22 sezioni, mentre arrivano a 12 le scuole di infanzia, formate da 31 sezioni. In queste prenderanno servizio 142 insegnanti ed educatrici comunali; nello specifico, si tratta di 79 insegnanti di scuola di infanzia (+13 operatrici) e 63 educatrici nei nidi di infanzia (+1 operatrice).
Ad essi si aggiungono altri 4 nidi a titolarità comunale gestiti da ASP Valloni Marecchia (3) e da Formula servizi e Millepiedi (1) e 5 scuole d’infanzia sempre a tito0larità comunale gestite dal CEIS.
Una scuola inclusiva, cresce il supporto alla disabilità
Una scuola inclusiva passa anche da un servizio di supporto adeguato e proporzionato ad una domanda in costante crescita, ma anche alla sperimentazione di alcune figure come quelle dell’educatore di plesso, in grado di aumentare il livello qualitativo generale dei processi di inclusione, per tutte e tutti gli alunni.
Saranno 575 gli alunni certificati che inizieranno l’anno scolastico, a conferma di un trend di aumento costante (negli ultimi anni sempre compreso tra il 7 e il 9% annuo) che, solo dall’anno scorso, fa segnare un +7,5% di certificazioni e un + 9% nelle ore dedicate. Negli ultimi venti anni, in provincia di Rimini, l’aumento è stato complessivo del +192%. A livello di investimento questo significa un aumento di 400 mila euro solo rispetto l’anno scorso, che portano a più di 6 milioni dedicati per il supporto dai 0 ai 19 anni.
PNRR: avvio a novembre dei cantieri già assegnati con gara, per tre nuove scuole
Partiranno a novembre, come da crono programma, i cantieri delle tre nuove scuole per le quali sono già stati assegnati, in seguito a gara, i lavori, per un valore complessivo di 7 milioni euro. I tre nuovi poli educativi che hanno ottenuto i finanziamenti PNRR sono “Il Pollicino” al Parco Pertini a Marebello (nell’immagine in apertura), il nuovo nido “Girotondo” che sarà realizzato in via Codazzi (negli spazi della ex scuola Montessori) e la ricostruzione dell’asilo nido Peter Pan a Viserba. Per quest’ultimo, in particolare, la dislocazione temporanea dei posti, per la durata del cantiere, sarà distribuita su tre sedi, tutte situate nelle vicinanze.
Contributi libri di testo
Saranno circa 18 mila le cedole che il Comune di Rimini distribuirà per l’acquisto dei libri di testo delle studentesse e studenti delle scuole primarie, per un investimento comunale di circa 230 mila euro. Per le ragazze e i ragazzi iscritti alle scuole secondarie di primo e secondo grado, il Comune di Rimini partecipa inoltre ai contributi regionali per l’acquisto di libri di testo e altri materiali e contenuti didattici da parte di studenti in condizioni più svantaggiate.
Da quest’anno le cedole cartacee non esisteranno più, per cui le famiglie non dovranno più ritirare il documento e potranno direttamente recarsi a ritirare i libri nelle librerie convenzionate col Codice Fiscale del minore, una semplificazione questa che riduce i passaggi e gli oneri a carico delle famiglie e delle scuole, con l’obiettivo di velocizzare e rendere più semplice l’esercizio di questo diritto.
Trasporto scolastico
Quello riminese è un sistema integrato che unisce trasporto pubblico locale, scuolabus e progetti alternativi tra cui, il più noto, è il piedi bus. Un investimento strutturale e di prospettiva, per cui sono previsti investimenti di quasi un milione all’anno, per i prossimi 9 anni. Un modello, il nostro, che Anci ha preso come riferimento non solo perché innovativo e di prospettiva, ma anche perché integrato in una visione coerente e strutturato dei servizi educativi come poli di riferimento a livello cittadino e di quartiere. Oltre alle linee previste – alcune dedicate – all’interno di quelle del normale trasporto pubblico locale, l’amministrazione comunale dedica più di 20 linee specifiche di scuolabus al servizio di 805 famiglie. Un altro servizio dedicato è quello al trasporto speciale per alunni con disabilità, per cui sono stati previsti investimenti per oltre 200 mila euro.
Mense
Su 5.413 iscritti alle mense scolastiche, dai nidi alle scuole primarie, sono 4.223 le e gli alunni con esonero o tariffa ridotta a vario titolo.
Più di 17 milioni per circa 500 bimbe e bimbi, la novità dell’educatore di plesso, valorizzazione delle professioni educative. Assegnati 3 nuovi bandi
Quello che partirà sarà un anno educativo particolare, che ha visto l’assegnazione di ben tre nuovi bandi per il servizio del servizio di inclusione scolastica 0-6 anni e la gestione di cinque scuole per l’infanzia.
Da segnalare che tramite i criteri inseriti nel bando per i servizi di inclusione 0-6 anni è stato possibile stabilizzare e valorizzare il personale dedicato (la totalità di coloro che hanno fatto il passaggio dal precedente appalto già assunti a tempo indeterminato), aumentando la qualità del servizio alle famiglie, grazie alla nuova figura dell’educatore di plesso che permette di contrastare il turnover (rispetto al passato, per esempio, l’educatore non starà più a casa quando manca l’alunno, ma lavorerà per tutto il plesso).
Il calendario dell’anno educativo 2023-2024
- Inizio attività venerdì, 15 settembre 2023
- Fine attività domenica, 30 giugno 2024
- Calendario festività di rilevanza nazionale e sospensione attività didattiche
- sabato, 14 ottobre 2023 (festa del Santo Patrono)
- mercoledì, 1 novembre 2023 (festa di tutti i Santi)
- giovedì, 2 novembre 2023 ( commemorazione dei defunti)
- venerdì, 8 dicembre 2023 (Immacolata Concezione)
- giovedì, 25 aprile 2024 ( anniversario della Liberazione)
- mercoledì, 1° maggio 2024 (Festa del Lavoro)
- domenica, 2 giugno 2023 (Festa Nazionale della Repubblica)
- Vacanze natalizie da domenica 24 dicembre 2023 a sabato 6 gennaio 2024 compresi
- Vacanze pasquali da giovedì 28 marzo 2023 a martedì 2 aprile 2024 compresi
- GIORNATE DI SOSPENSIONE ATTIVITÀ EDUCATIVE Venerdì 3 Novembre 2023 Venerdì 26 Aprile 202
“Scuola come comunità, contrasto alle disuguaglianze di possibilità e alle povertà educative – ha spiegato Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini – sono i pilastri su cui la nostra Amministrazione ha costruito una offerta di servizi educativi attente ai nuovi bisogni emergenti nella nostra società. La consapevolezza comune da cui siamo partiti, coinvolgendo anche i dirigenti scolastici, le e i docenti, il personale e le famiglie, è che, oggi, la crescita di una comunità non può crearsi da ragionamenti chiusi e autoreferenziali, ma richiede il gioco di squadra tra comunità, famiglie e istituzioni,
A bisogni nuovi, è necessario lavorare per offrire servizi nuovi, interpretando in maniera dinamica la lettura della società e cercando di innovare servizi, spazi e strutture. Solo da questo lavoro può nascere una strategia che rimetta al centro il valore educativo delle nostre scuole. Il contrario di quanto stiamo assistendo a livello nazionale, con misure spot, frutto di scelte populiste, poco efficaci e mai strategiche. L’altro pilastro è l’inclusione, che per noi non significa servizi speciali per una certa tipologia di bisogni, ma arricchire e responsabilizzare tutti, con un vantaggio qualitativo importante collettivo per le classi e gli istituti. Per farlo abbiamo lavorato per migliorare le condizioni dei lavoratori, degli educatori, perché il fattore umano è determinante in questi servizi. Crescono i bisogni, le domande, le certificazioni, sono temi su cui noi apriremo una riflessione con le scuole, perché tutti dobbiamo interrogarci su queste dinamiche e sui rischi di una eccessiva medicalizzazione di queste tematiche, ma su cui continuiamo ad investire una parte importante del nostro bilancio, perché la scuola deve partire dai bisogni dei più deboli. Da novembre partiranno i cantieri di tre nuove scuole per l’infanzia con i fondi pnrr, così come tutti i lavori estivi saranno terminati entro la prima campanella. Infine, l’introduzione ormai strutturale della misura dei nidi gratis ha aumentato la domanda di servizi, a cui abbiamo risposto con più posti pubblici e lo stimolo all’offerta privata. Abbiamo ascoltato e stiamo lavorando ad un tavolo comune con alcune famiglie firmatarie dell’appello per aumentare i posti per l’infanzia, la re introduzione della sezione lattanti è già un riscontro pratico ad alcune richieste emerse in questa sede, consapevoli che parta proprio dall’ascolto lo sviluppo di una comunità educativa ampia e partecipata”.