LA CULTURA
– Giuliano Cardellini non finisce mai di stupirci, ancora una volta ha vinto un secondo Premio Nazionale a Roma con il libro di poesie “nel godere dell’amore”. Il 23 ottobre gli è stato consegnato il riconoscimento nel Concorso di poesia “Terzo Millennio”. Presso il Teatro dei Dioscuri a Roma, l’organizzazione Capit, l’insigne latinista Gerardo Bianco (nonché ex ministro della Repubblica) ha premiato i vincitori.
Con questo libro Cardellini ha collezionato ben sette premi nazionali. Anzi otto; lo scorso novembre ha vinto il 1° Premio del Concorso “Amici della Sicilia” con la poesia “Prima ode a Gandhi”.
Questo libro è datato 2007, a quando il prossimo libro e quali argomenti tratterà?
“Sto riflettendo sul mio terzo libro, perché sento che è necessaria una mia maturazione poetica: sto annotando idee e intuizioni. Il libro parlerà soprattutto d’amore, ma vi sarà spazio per problemi esistenziali e per alcune poesie dedicate”.
Lei svolge la professione di avvocato, come fa a trovare il tempo per scrivere, per organizzare spettacoli, pubblicare canzoni, fare basket e ora anche dipingere?
“ Il segreto è semplice: dedicarsi a ciò che si ama e non perdere tempo. In altre parole, quando vi è una forte passione, ogni momento è utile per dedicarvicisi e si deve ottimizzare il tempo disponibile inserendo qualcosa di creativo nella pause. Il tempo a disposizione c’è per tutti, solo che tanti sono pigri per cercare e non hanno sufficiente passione per sperimentare”.
Ha altri progetti?
“Sì, tanti. Ma per ora non li vorrei svelare. Al momento quello più importante è il prossimo 13 gennaio. Al Foyer del Teatro Bonci a Cesena tengo un recital – spettacolo da me ideato in onore del poeta polacco Czeslaw Milosz, premio Nobel nel 1980. Quasi sconosciuto in Italia, ma di grande spessore poetico, tanto da essere ritenuto, insieme a Wislawa Szymborska, il più grande poeta polacco del ‘900”.
Un evento al quale tiene particolarmente?
“Quello relativo alla Festa Futurista a Morciano, nella quale, per la sua prima edizione, ho ideato e realizzato lo spettacolo di poesia futurista “POETTTando”. Auspico che l’amministrazione comunale sappia cogliere l’eccezionale opportunità di istituire il Museo Boccioni e di arricchire la Festa Futurista con manifestazioni e spettacoli culturali ed artistici, i quali possono creare un interesse anche a livello nazionale. Quello che mi preme ribadire è che la cultura e l’arte creano turismo e commercio, anche a Morciano; non mi sembra un concetto difficile da comprendere”,
Che cosa è la poesia per lei?
“ Molti pensano che per me la poesia sia un hobby; niente di più sbagliato. La poesia è parte fondamentale ed inscindibile della mia vita. Lei è entrata in modo irruente nella mia vita o, forse, è meglio dire che è uscita dal torpore alla quale l’avevo relegata per anni. Il benessere profondo, intimo che è in grado di darmi è diventato vitale.”
Un augurio?
“Vorrei augurare a tutti di cercare e trovare una propria creatività, di esprimere le proprie emozioni con un facere concreto che sia solo proprio, che sia generante di gratificazione e pienezza d’animo”.